

Il regime dei mullah ha intensificato le pressioni disumane sulle famiglie dei membri dell’OMPI ad Ashraf che si trovano nelle carceri iraniane.
Gli scagnozzi di Evin negano cure mediche per Ali Moezzi, 63 anni, affetto da cancro, insufficienza renale e grave artrite, al fine di infliggergli una morte lenta. Egli è uno dei prigionieri politici degli anni ’80 che è stato arrestato nel novembre 2008 a Teheran per aver visitato i suoi due figli in Ashraf. E ‘stato arrestato per la terza volta il 15 giugno 2011, quando egli aveva appena subito un intervento chirurgico ed era in condizioni terribili, e successivamente trasferito alla sezione 209 di Evin in isolamento. Il motivo del suo arresto è stata la sua partecipazione al funerale di Mohsen Dokmehchi, un prigioniero OMPI morto di una morte lenta in carcere a causa della negazione di cure mediche.
Mashallah Haeri, 61 anni, un parente dei residenti di Ashraf, che è stato ricoverato per il trattamento fuori dall’ospedale del carcere, è stato nuovamente arrestato con la moglie e portato alla sezione 209 di Evin. Egli è un prigioniero politico degli anni ’80, che soffre di varie patologie tra cui malattie cardiache ed emorragie interne e ha finora avuto due infarti. Nel dicembre 2009, durante il ricovero, è stato arrestato e portato nella prigione di Evin. Il potere giudiziario del regime lo ha condannato a 15 anni di carcere per aver visitato il figlio ad Ashraf.
Kobra Banazadeh Amirkhizi, che ha perso la vista da un occhio a causa di una tortura agli occhi, il suo occhio è sul punto di diventare cieco a causa della negazione delle sue cure da parte del regime. Nel 2008, è stata arrestata e condannata a 5 anni di carcere semplicemente perché aveva intenzione di partire e visitare i parenti ad Ashraf.
La Resistenza Iraniana chiede alle organizzazioni e organismi internazionali, in particolare all’Alto Commissario per i Diritti Umani ed ai relatori sugli arresti arbitrari, torture ed esecuzioni di agire immediatamente per fermare queste sentenze penali.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
4 MAGGIO 2012