venerdì, Marzo 29, 2024
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“Concentrarsi sui diritti umani in Iran e dire No a Rouhani a Parigi”

CNRI – Un gruppo iraniano in difesa dei diritti umani con sede in Francia, il CSDHI, ha ospitato una conferenza online mercoledì 6 Gennaio, durante la quale è stato annunciato che gli iraniani hanno in programma di organizzare una enorme manifestazione contro la presenza del presidente dei mullah Hassan Rouhani alla fine di questo mese.

Al centro della discussione c’è stata l’attuale situazione dei diritti umani in Iran alla vigilia della visita di Rouhani in Francia. Tra gli intervenuti l’ex-capo dell’ufficio diritti umani dell’ONU in Iraq, il Dr. Tahar Boumedra e l’ex-sindaco di Auvers-sur-Oise, Jean-Pierre Béquet.

Il Dr. Boumedra, la cui esperienza in Iraq lo ha costretto a lavorare molto a contatto con i diplomatici del regime iraniano, ha sottolineato che la mancanza di informazioni su quanto sta avvenendo in Iran sta impedendo all’opinione pubblica europea di denunciare le azioni dei mullah.

Il Dr. Boumedra, a Settembre 2015, ha pubblicato un rapporto di 50 pagine sulla situazione dei diritti umani in Iran nei primi tre quarti del 2015.

Ha detto che l’opinione pubblica semplicemente non viene informata dei fatti o, peggio, viene male informata. “La realtà è”, ha spiegato, “che l’Iran è il primo paese per numero di condanne a morte pro-capite. E questo viene fatto spesso in circostanze terribili, ad esempio senza un processo, giustiziando anche i bambini”. Il Dr. Boumedra ha chiesto che l’opinione pubblica venga meglio informata di queste violazioni in Iran e del pericolo che rappresentano.

L’ex-sindaco francese Jean-Pierre Béquet ha espresso la sua preoccupazione per le incongruenze del regime, in particolare per come le sue dichiarazioni e i suoi comunicati siano completamente in contraddizione con le sue azioni. Ciò evidenzia la mancanza di sincerità del regime e lo rende indegno di fiducia. Béquet ha detto che la visita di Rouhani alla fine di Gennaio, non deve fermare nessuna protesta contro le violazioni dei diritti umani in Iran e la Francia non deve rallentare la sua lotta contro il terrorismo.

Béquet ha precisato in particolare, che il 28 Gennaio si terrà una grossa manifestazione nel centro di Parigi per condannare il viaggio di Rouhani in Francia e le violazioni dei diritti umani da parte del regime dei mullah.

Riguardo all’affermazione che il presidente del regime Hassan Rouhani sia un moderato, il Dr. Boumedra l’ha respinta in quanto completamente infondata, dato che il programma di Rouhani è protetto  dalla costituzione fondamentalista del regime che giustifica e consente che vengano perpetrati tali atti barbari. Ha definito il regime “fascista” e “una reminiscenza del Medio Evo”. Boumedra ha poi sottolineato che è necessario un cambio di regime per portare la pace nel paese.

Béquet e il Dr. Boumedra si sono detti d’accordo sul fatto che debba essere accresciuta la consapevolezza sulle violazioni dei diritti umani e che i media debbano fare la loro parte. Il Dr. Boumedra ha detto che persino i politici francesi ed altri personaggi politici in Europa non si rendono conto della gravità della situazione. Béquet ha detto che bisogna prestare attenzione in particolare alla discriminazione verso le donne e alla discriminazione verso le minoranze e i bambini. E’ necessaria una maggiore azione da parte delle organizzazioni in difesa dei diritti umani.

Sebbene non si ritenga un esperto di religione, il Dr. Boumedra ha criticato le affermazioni secondo cui il regime iraniano starebbe agendo in nome dell’Islam. Ha detto che non esistono testi islamici che giustifichino o consentano le esecuzioni di minorenni. Persino la pena capitale deve essere totalmente giustificata e deve rispettare norme severissime, cosa che non avviene in Iran, dato che molti vengono giustiziati senza neanche un processo, ha detto.

Per andare oltre, entrambi hanno concordato sul fatto che istruire l’opinione pubblica e i personaggi politici è un passo essenziale da fare. I fatti devono essere resi noti e le organizzazioni per i diritti umani devono continuare a lavorare per fermare queste violazioni. Il Dr. Boumedra ha detto che è necessaria la pressione dell’opinione pubblica. E’ una richiesta legittima che il regime iraniano venga costretto a rispettare i diritti umani.

 

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