sabato, Luglio 27, 2024
HomeNotizieIran NewsAssessore Paluzzi: Perché non proponiamo di nominare un comitato internazionale che sia...

Assessore Paluzzi: Perché non proponiamo di nominare un comitato internazionale che sia autorizzato a verificare le effettive condizioni di vita a Camp Liberty?

L’intervento di Ezio Paluzzi l’Assessore alle Politiche per la Sicurezza e Protezione Civile della Provincia di Roma al convegno della Resistenza Iraniana

Roma, 8 Marzo – I dissidenti iraniani, appartenenti al principale movimento di opposizione al regime, hanno accettato il trasferimento da Camp Ashraf a Camp Liberty, solo in seguito alla richiesta di Maryam Rajavi e a  precise rassicurazioni da parte dell’ONU e di Hillary Clinton.
L’ONU infatti dichiarava, il 31 gennaio, che Camp Liberty godeva delle caratteristiche per poter accogliere il primo gruppo dei rifugiati iraniani.
I residenti di Camp Ashraf hanno più volte richiesto di poter effettuare  un sopralluogo con i tecnici, ma non hanno avuto alcuna risposta. Per quanto a noi noto, la notte di sabato 18 febbraio, circa 400 membri della Resistenza Iraniana sono arrivati al Liberty. Dopo aver subito un’ interminabile ed umiliante perquisizione durata decine di ore, hanno scoperto ciò che temevano e su cui avevano espresso le loro perplessità.
Lo spazio a disposizione è limitato e contornato da mura alte più di tre metri, sorvegliate da 150 poliziotti armati, che impediscono anche l’accesso ai giornalisti.
Le numerose telecamere spiano ogni angolo del campo, compresi i bungalows e l’ingresso delle toilette.
I rifugiati non hanno la possibilità di entrare e di uscire liberamente dal campo, non possono ricevere i parenti e nemmeno i loro difensori legali.
Camp Liberty è privo di rete idrica e fognaria e l’energia elettrica viene fornita in modo alterno.
In tutto questo, il modo con cui il governo americano si rapporta alle problematiche dei residenti di Camp Ashraf, (ricordiamo “persone protette” dalla quarta Convenzione di Ginevra), dopo un apposito accordo per la loro protezione, diventa poco comprensibile.
Sorgono, alla luce degli ultimi accadimenti, alcune domande.
Come si può tollerare un tale livello di maltrattamento?
Le Nazioni Unite come giustificano il comportamento del Rappresentante speciale in Iraq, Martin Kobler?
Qual è la posizione del Presidente Obama e del Dipartimento di Hillary Clinton a questa palese violazione dei diritti di persone con cui hanno sottoscritto accordi di protezione?
Perché non proponiamo di nominare un comitato internazionale che sia autorizzato a verificare le effettive condizioni di vita a Camp Liberty?
In questo modo si potrà dare una risposta ai tanti quesiti della comunità iraniana, della comunità democratica e di migliaia di familiari angosciati per la sorte dei loro parenti.
A  Camp Liberty hanno così imprigionato la Libertà e stanno continuamente offendendo la dignità umana.
 
Grazie

 

FOLLOW NCRI

70,088FansLike
1,632FollowersFollow
42,222FollowersFollow