ALLA CORTESE ATTENZIONE DELL
SIGNOR AMBASCIATORE
IRACHENO IN ITALIA
Egr. Sig. Ambasciatore,
A nome del Centro di Informazione degli intellettuali ed artisti progressisti iraniani in Italia, faccio appello alla sua sensibilità ed umanità per la gravissima situazione dei 36 membri dei Mojahedin del popolo residenti in Ashraf, che ingiustamente sono stati prelevati e rinchiusi nel carcere senza alcun motivo valido, tanto che il tribunale iracheno ha ordinato per ben due volte la loro scarcerazione, ma il governo iracheno impedisce la loro liberazione motivando delle scuse inaccettabili.
Il nostro centro sdegnato per tale comportamento condanna fermamente questo atteggiamento del governo iracheno che per soddisfare il regime terrorista iraniano si sta macchiando di un vergognoso atto criminale.
Sig. ambasciatore,
Crediamo che il popolo iracheno abbia pagato un prezzo abbastanza alto per ottenere una democrazia, la parola stessa della democrazia è in antitesi con il regime iraniano, sarebbe un peccato imperdonabile che il popolo iracheno cadesse nelle grinfie dei progetti criminali del regime iraniano,
Sig. Ambasciatore siamo sicuri della vostra sensibilità nel trasmettere il nostro appello e la nostra preoccupazione per la vita dei nostri compatrioti.
Fiano Romano, 06/10/2009
Distinti saluti
Il Responsabile del Centro
Lo Scultore
Reza Olia