Larijani, capo del sistema giudiziario iraniano, ringrazia al-Maliki primo ministro iracheno per i suoi atti criminosi contro i residenti di Ashraf e chiede di proseguire le azioni
Occupazione militare Ashraf n, 75
CNRI – L’aguzzino iraniano, Sadegh Larijani, capo del sistema giudiziario del regime dittatoriale al potere in Iran, nel ringraziare al-Maliki per aver commesso atti criminali contro i residenti di Ashraf, il 20 aprile ha rilasciato ai mas media del regime la seguente dichiarazione:
“Ringrazio il governo e l’esercito iracheni che, seppure con ritardo, hanno deciso di espellere i Mojahedin dall’Iraq. Questa è la nostra richiesta minimale e noi ci aspettiamo che i capi dei Mojahedin, che hanno ucciso i nostri puri giovani e nostri capi, vengano processati e così si prepari il terreno del ritorno degli “ingannati” nel grembo della Repubblica islamica”.
La dichiarazione di Larijani – che è solo l’ultima della serie di ringraziamenti e lodi dei capi del regime dittatoriale e religioso iraniano verso al-Maliki – rendono palese che:
1. tutte le iniziative oppressive fatte da al-Maliki e dalle forze irachene sotto il suo diretto comando, tra cui l’abnorme crimine contro l’umanità avvenuto l’8 aprile contro i residenti di Ashraf e la loro incriminazione, strumentalizzando il sistema giudiziario iracheno e la decisione del cosiddetto Consiglio dei Ministri iracheno di espellere i Mojahedin del popolo dall’Iraq, sono la conseguenza dell’ordine di Khamenei e del suo regime traballante;
2. gli uomini del regime iraniano e i loro complici in Iraq sono decisi a continuare e ripetere questi terribili atti criminali e compiere un nuovo genocidio.
Prima delle dichiarazioni del crudele capo del sistema giudiziario iraniano, altre autorità del regime teocratico dei mullah, tra cui il portavoce del Majlès ( parlamento ), il ministro degli Esteri, il consigliere militare di Khamenei e i capi del Corpo dei pasdaran, nei loro comunicati e dichiarazioni hanno lodato al-Maliki, chiedendo di continuare l’oppressione e l’uccisione dei Mojahedin del popolo iraniano.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
22 aprile 2011