CNRI, 24 ott – La situazione dei diritti umani in Iran peggiora ogni giorno e il regime iraniano immerso nelle sue crisi irrisolvibili, generate dalla sua stessa natura, aumenta sempre di più la repressione interna. Daltra parte il regime insiste testardamente sul progetto nucleare e, sordo ai moniti internazionali, si avvicina sempre di più alla bomba atomica. Le ingerenze del regime iraniano in Iraq e in altri paesi del Medio Oriente hanno fatto del regime un pericolo imminente. Tutti gli analisti oggi concordano sul fatto che il regime iraniano è il pericolo più urgente per la regione.
La fallimentare politica di condiscendenza, seguita soprattutto dai paesi europei, ha istigato il regime iraniano e creato allorizzonte la prospettiva di una devastante guerra, una guerra insopportabile per la regione e per il popolo iraniano.
Il Comitato parlamentare Iran libero chiede al governo italiano di assumere le seguenti iniziative:
in risposta allappello di Maryam Rajavi, presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana, presenti una risoluzione di condanna del regime iraniano presso lAssemblea Generale dellONU;
considerato che la Commissione Esteri del Parlamento italiano ha approvato una risoluzione, il 14 giugno 2007, in cui impegnava il governo ad attivarsi per la cancellazione dalla lista dei gruppi terroristi dellorganizzazione dei Mojahedin del Popolo iraniani (PMOI), che la maggioranza del Parlamento italiano ha firmato un documento in tal senso, intraprenda passi concreti e si attivi nel Consiglio dei Ministri secondo gli impegni presi;
riconosca che la soluzione della crisi iraniana, della repressione, della questione atomica e delle ingerenze iraniane in Iraq non si trova né nella guerra esterna, né nella politica di condiscendenza, bensì nella terza via proposta da Maryam Rajavi: il cambiamento democratico con il popolo e con la sua resistenza organizzata.
Durante la conferenza tenutasi al palazzo Marini, On. Sergio D’Elia, uno degli organizzatori dell’iniziativa, ha detto di aver proposto insieme ai suoi colleghi deputati presso la Commissione esteri della Camera una mozione che invita il governo italiano a revisionare la lista nera europea e rimuovere il nome dei Mojahedin.
Dopo l’intervento di numerosi deputati di varie provenienze politiche, è stato letto dal dott. Stango, moderatore della conferenza e il responsabile dell’organizzazione umanitaria Helsinki Watch, il messaggio della signora Maryam Rajavi, presidente eletta dal Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana: la soluzione del problema iraniano non è ne la guerra estera e ne la politica di accondiscendenza: la vera soluzione è quella di sostenere il popolo iraniano e la sua resistenza a cambiare democraticamente la situazione attuale ripristinando la democrazia e la libertà in Iran.