
La sig.ra Rajavi ha dichiarato: ” La crisi nucleare del regime dei mullah in questi ultimi mesi è entrata in una fase pericolosa e critica. Con l’arrivo d’Ahmadinejad alla presidenza dei mullah, questo regime ha accelerato i tempi per acquisire armi nucleari e reclamando alla distruzione d’altri paesi, e sostenendo attivamente il terrorismo adottando una politica espansionistica d’ingerenza in Iraq.
Nelle circostanze attuali, la risposta febbrile e clemente e la politica titubante dell’occidente riguardo all’Iran hanno consolidato l’atteggiamento minaccioso dei mullah. La politica d’accondiscendenza e le numerose concessioni ed opportunità accordate ai mullah dall’Europa e dagli Stati Uniti, fanno guadagnare tempo a questa dittatura e condurranno finalmente ad una guerra ed ad una catastrofe. Il presidente eletto dalla resistenza iraniana si è rivolta al Consiglio dei governatori dell’AIEA, ai paesi dell’Unione europea ed agli Stati membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in nome della nazione iraniana i cui rappresentanti sono riuniti in questo 24 novembre dinanzi alla sede dell’AIEA. Loro hanno dichiarato:
– Il dossier nucleare della dittatura religiosa deve apparire immediatamente dinanzi al Consiglio di sicurezza al fine di non per lasciare alcuna possibilità ai mullah di fare avanzare i loro progetti nucleari.
– Sanzioni rigorose devono essere imposte al regime dei mullah.
– I dirigenti di questo regime devono essere giudicati da una corte internazionale per rispondere i loro crimini commessi contro l’umanità.
– La dittatura religiosa in Iran deve essere allontanata dalle Nazioni Unite e dagli altri organi internazionali.
– Il diritto inalienabile del popolo iraniano di resistere contro il fascismo religioso in Iran deve essere riconosciuto ed il nome di Mojahedin del popolo deve essere rimosso dall’elenco delle organizzazioni terroristiche.
– La sig.ra Rajavi ha concluso: “Questo movimento di resistenza ha rivelato al mondo le attività nucleari segrete dei mullah e continuerà e s’impegnerà con tutte le sue forze a contrastare i loro piani disastrosi. Nella nostra resistenza, chiediamo la solidarietà ed il sostegno di tutti gli amanti della pace e dei diritti umani.
– Sanzioni rigorose devono essere imposte al regime dei mullah.
– I dirigenti di questo regime devono essere giudicati da una corte internazionale per rispondere i loro crimini commessi contro l’umanità.
– La dittatura religiosa in Iran deve essere allontanata dalle Nazioni Unite e dagli altri organi internazionali.
– Il diritto inalienabile del popolo iraniano di resistere contro il fascismo religioso in Iran deve essere riconosciuto ed il nome di Mojahedin del popolo deve essere rimosso dall’elenco delle organizzazioni terroristiche.
– La sig.ra Rajavi ha concluso: “Questo movimento di resistenza ha rivelato al mondo le attività nucleari segrete dei mullah e continuerà e s’impegnerà con tutte le sue forze a contrastare i loro piani disastrosi. Nella nostra resistenza, chiediamo la solidarietà ed il sostegno di tutti gli amanti della pace e dei diritti umani.