Ne ha chiesto l’espulsione da altri organismi delle Nazioni Unite, in particolare dall’UNICEF
Nella sua sessione del 14 dicembre 2022, il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato a maggioranza assoluta per espellere il regime dei mullah dalla Commissione delle Nazioni Unite sullo Status delle Donne (CSW). In contrasto con il voto favorevole di 29 Stati, vale a dire più della metà dei membri dell’ECOSOC, solo 8 Stati hanno votato contro e 16 si sono astenuti.
La risoluzione ha espresso preoccupazione per l’uccisione di manifestanti, comprese donne e ragazze, da parte del regime iraniano, e per “il continuo indebolimento e la crescente repressione dei diritti umani delle donne e delle ragazze, compreso il diritto alla libertà di espressione e di opinione, spesso con l’uso di forza eccessiva, amministrando politiche palesemente contrarie ai diritti umani delle donne e delle ragazze e al mandato della Commissione sullo Status delle Donne”. L’ECOSOC, quindi, ha deciso di espellere il regime dalla CSW con effetto immediato.
Maryam Rajavi, la presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha accolto con favore la decisione e ha affermato: “Il fascismo religioso al potere in Iran ha arrestato, torturato e giustiziato migliaia di donne prigioniere politiche negli ultimi quattro decenni, e solo negli ultimi tre mesi, durante la rivolta, ha ucciso a almeno 61 donne e 70 bambini nelle strade. Minaccia la pace e la tranquillità nella regione e nel mondo e viola continuamente le convenzioni, i trattati e le leggi internazionali. Questo regime illegittimo non rappresenta in alcun modo il popolo iraniano e deve essere evitato dalla comunità internazionale ed espulso dalle Nazioni Unite e dalle sue varie agenzie, in particolare l’UNICEF. Il caso delle violazioni dei diritti umani da parte di questo regime deve essere deferito al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e i dirigenti del regime devono essere perseguiti per oltre 40 anni di crimini contro l’umanità e genocidio.
La signora Rajavi ha aggiunto che, coerentemente con la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il popolo iraniano chiede il riconoscimento del proprio diritto a difendersi e a rovesciare la dittatura al potere.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)
14 dicembre 2022