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Iran: l’IRGC apre il fuoco uccidendo e ferendo decine di persone a Zahedan

Ucciso il capo dell’intelligence dell’IRGC di Sistan e Belucistan. Manifestanti occupano la stazione delle forze di sicurezza

Il fascismo religioso al potere in Iran ha commesso un altro grande crimine aprendo il fuoco venerdì contro i fedeli della preghiera del venerdì alla moschea di Makki e contro gli insorti di Zahedan, uccidendo decine di persone e ferendone molte altre. L’agenzia di stampa statale IRNA ha scritto: “Finora, più di 15 persone sono state ferite e 19 persone sono state uccise” e “più di cinque agenti delle Forze di Sicurezza dello Stato (SSF) sono rimasti feriti nel 16° distretto di polizia di Zahedan”.
Venerdì 30 settembre a mezzogiorno migliaia di persone coraggiose a Zahedan hanno protestato gridando “Morte a Khamenei” e hanno affrontato le forze repressive che le hanno attaccate. L’agenzia di stampa Tasnim, affiliata alla forza terroristica Quds, ha riferito che il capo dell’intelligence del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) in Sistan e Baluchistan è stato ucciso in questi scontri. I manifestanti hanno occupato un centro di sicurezza del regime affiliato alle SSF.
Anche Teheran e molte altre città, tra cui Ahvaz, Abadan, Dezful, Mashhad, Ardabil, Durood, Sanandaj e Saqqez, sono state scene di manifestazioni. Ad Ahvaz le forze dell’IRGC hanno attaccato i manifestanti venerdì a mezzogiorno, ma hanno incontrato giovani coraggiosi che hanno risposto lanciando pietre.
Ad Ardabil i manifestanti hanno affrontato le SSF che gli attaccavano e le hanno costrette a fuggire. A Durood e Saqqez i giovani hanno tenuto manifestazioni notturne, gridato “Morte al dittatore” e si sono scontrati con le forze repressive del regime.
La signora Maryam Rajavi ha salutato il coraggioso popolo di Zahedan, ha reso omaggio agli eroici martiri di questa città e ha affermato che questo grande crimine rende il popolo iraniano, in particolare i compatrioti beluci, più determinato a rovesciare il regime clericale. Ha invitato tutti i giovani a correre in aiuto degli eroi di Zahedan e ha esortato le Nazioni Unite e gli Stati membri a intraprendere azioni pratiche urgenti per fermare il massacro dei manifestanti. Il diritto del popolo iraniano di difendersi e affrontare questo regime brutale deve essere riconosciuto.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)
30 settembre 2022

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