
35 Operazioni dei Giovani Ribelli a Teheran e in altre 18 città in risposta all’esecuzione di sei prigionieri politici arabi e alla tortura e uccisione di prigionieri politici malati
In risposta alla tortura e all’uccisione di prigionieri politici malati — in particolare Somayeh Rashidi — da parte del sistema giudiziario, e alla brutale esecuzione di sei prigionieri politici arabi, i Giovani Ribelli hanno condotto 35 operazioni a Teheran e in altre 18 città, prendendo di mira centri di repressione, saccheggio e simboli del regime clericale.
Le operazioni si sono svolte a Teheran, Karaj, Shahriar, Mashhad, Isfahan, Rasht, Kermanshah, Qazvin, Khorramabad, Eslamabad-e Gharb, Faresan, Azna, Qom, Sanandaj, Neishabur, Bushehr, Shiraz, Iranshahr e Dorud, durante le quali i seguenti centri sono stati incendiati:
– 11 basi del Basij (IRGC) a Teheran, Mashhad, Isfahan, Kermanshah, Iranshahr, Sanandaj e Azna
– Il quartier generale delle Forze di Sicurezza di Stato repressive a Faresan
– 5 centri governativi di saccheggio e repressione a Parand (Teheran), Isfahan, Azna e Mashhad
– 4 centri repressivi operanti sotto la copertura di “seminari religiosi” (Hawza) a Teheran, Qom ed Eslamabad-e Gharb
– 3 insegne delle sedi di spionaggio del Basij dell’IRGC e del Ministero dell’Intelligence a Teheran, Qazvin e Khorramabad
Inoltre, striscioni e poster del regime raffiguranti Khomeini, Khamenei, Raisi, Qassem Soleimani e Pezeshkian sono stati dati alle fiamme a Mashhad, Isfahan, Shiraz, Bushehr, Neishabur, Karaj, Rasht, Shahriar e Dorud.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
8 ottobre 2025





