Gli attentati in Iraq rientrano nel piano dei mullah di influenzare i risultati delle elezioni legislative. Tendono a impedire agli Iracheni di partecipare al voto in modo da consentire agli agenti del regime iraniano di trarne profitto.
CNRI – La Resistenza Iraniana condanna gli attentati terroristici ciechi e crudeli in questo giorno di scrutini a Baghdad e nelle altre città irachene, che finora hanno fatto almeno 24 morti e 70 feriti.
Gli attentati terroristici fanno parte del piano criminale del regime dei mullah per influenzare i risultati delle elezioni in Iraq e impedire una vittoria delle forze democratiche nazionali irachene. Il 6 marzo, il CNRI ha dichiarato che l’esecuzione di questo piano era stato assegnato alla Forza Qods e al ministero dell’Informazione del regime iraniano da Khamenei, la guida suprema dei mullah, e al suo Consiglio supremo della sicurezza nazionale.
L’ondata di attentati, bombardamenti ed esplosioni si abbatte principalmente su città e regioni a maggioranza sunnita per creare insicurezza e impedire agli elettori di andare a votare e quindi per lasciare il campo agli agenti del regime iraniano.
L’8 dicembre 2009, il CNRI ha dichiarato in un comunicato sul ruolo del regime iraniano negli attentati in Iraq: « In base ad informazioni affidabili e a documenti provenienti dal regime iraniano, del corpo dei guardiani della rivoluzione e della Forza terroristica Qods, i mullah al potere in Iran sono i principali motori degli attentati in Iraq. Tuttavia, alcune autorità irachene cercano di nascondere il ruolo del regime iraniano in questi attentati per distogliere l’attenzione dalla principale fonte del terrorismo e dell’insicurezza.»
Esprimendo la propria solidarietà alle famiglie delle vittime e augurando la pronta guarigione dei feriti, la Resistenza iraniana sottolinea che ogni inchiesta imparziale rivela in modo indubbio i legami del regime iraniano con questi atti terroristici.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana,
7 marzo 2010