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Iran: Repressione crescente: separazione dei sessi nei luoghi pubblici

ImageCNRI , 16 Nov – Il regime inumano degli Ayatollah, in linea con le sue politiche di repressione misogina, sta applicando misure repressive  come la separazione dei sessi in luoghi pubblici quali uffici governativi, università, scuole, ospedali e addirittura parchi.

Nel suo ultimo programma il capo dell’ Amministrazione e Finanze del Dipartimento delle Politiche Sociali, Akbar Abbasi Maleki, ha inviato una direttiva a tutti i direttori regionali dell’ Organizzazione chiedendo loro di "applicare tali misure di separazione dei sessi negli uffici allo scopo di preservare la cultura islamica".

Il quotidiano di Stato "Khorrasan" ha riportato che le direttive sulla separazione dei sessi sono state applicate in tutti gli ospedali e le cliniche dell’ Iran.
Mohammad Jahangiri del Ministero della Salute ha riferito che il piano che prevedeva di creare ospedali per sole donne è stato deliberato dal Ministero della Salute "ancora prima della definitiva approvazione da parte del Governo".

Mohammad Mohammadian, rappresentante del leader supremo del regime Ali Kamenei presso l’ Ente delle Università , ha dichiarato che nelle Università iraniane e’ stato approvato "l’ utilizzo di telecamere a circuito chiuso, ingressi e uscite separate per uomini e per donne oltre alla messa al bando di campus universitari estivi promiscui.

La responsabile del Comitato delle Donne del CNRI Signora Sarvnaz Chitsaz ha dichiarato a questo proposito che " dall’ inizio dell’ anno il regime degli Ayatollah
ha adottato misure preventive per reprimere le donne attraverso vari programmi quali il "Piano di Castità" o il "Piano Nazionale del Comportamento Femminile" o l’ adozione di schede Gialle e Rosse per quelle donne che non si sono attenute ai codici di abbigliamento della Repubblica Islamica; o il "Piano contro la Prostituzione: sorgente di tutti i vizi della società" e il "Piano di Sicurezza Nazionale".
La signora Chitsaz ha aggiunto che attraverso la soppressione barbarica delle donne, il regime sta tentando di soffocare quella parte di società che da sempre si è rivelata come la forza trainante delle ribellioni sociali.
La Signora Chitsaz si è quindi appellata a tutte le organizzazioni internazionali dei diritti umani e a tutti i difensori dei diritti politici e sociali affinchè tutti  condannino le politiche misogine del regime iraniano.

Comitato delle Donne del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI)
16 Novembre, 2006

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