CNRI, 1 Giu – La Signora Maryam Rajavi, Presidente eletto della Resistenza Iraniana, ha condannato fermamente l’ attacco terroristico che ha colpito un autobus nel quale viaggiavano operai diretti alla città di Ashraf (13 i morti e 15 i feriti molti dei qauli in condizioni disperate). Come è noto Ashraf è la città nella quale risiedono diverse migliaia di iraniani appartenenti ai Mojahedin del Popolo Iraniano (OMPI) principale gruppo di opposizione al regime di Teheran.
La Signora Rajavi ha quindi prestato le Sue più vive condoglianze alle famiglie delle vittime ed ha augurato pronta guarigione ai feriti.
Sollecitando il Consiglio di Sicurezza dell’ ONU ed altri organismi internazionali, a condannare l’ atto criminale, la Sig.ra Rajavi ha poi sottolineato che :
"Nel momento in cui la campagna di demonizzazione nei confronti della Resistenza iraniana si rivela infondata, il regime iraniano ricorre ai metodi più atroci come il terrorismo fatto di bombe applicate sui fondi stradali, nella "vana" speranza di spezzare la ferma volontà di resistenza e di ricerca della pace, ogni giorno più forte, della popolazione iraniana. In questo caso sono stati colpiti degli operai irakeni innocenti".
La presidente della Resistenza Iraniana ha poi dichiarato che le vittime dell’ attentato possono essere considerati dei "martiri" caduti per la libertà solo perche stavano lavorando nella città sede della opposizione iraniana, considerata dagli Ayatollah il solo ostacolo alla loro politica espansionistica di interferenza negli affari interni dell’ Irak.
"Il regime sta ricorrendo ai metodi più codardi e brutali che provocano un numero sempre maggiore di vittime innocenti ed indifese nella popolazione irakena" ha proseguito la Sig.ra Rajavi che ha poi affermato:
"Gli Ayatollah sperano in questo modo di annichilire il movimento anti-terroristico e contrario al fondamentalismo presente nella società irakena. Essi si sbagliano poichè uccidendo irakeni indifesi, essi rivelano al mondo intero i loro obiettivi reazionari provocando un ricompattamento della forze democratiche nella società civile irakena cosciente della pericolosità della politica iraniana. Anche la condanna internazionale e’ oramai unanime".
La Sig.ra Rajavi ha poi salutato gli irakeni che stanno cercando un fronte comune con i Mojahedin del Popolo Iraniano (OMPI):
"Un fronte comune è una dimostrazione di forza "strategica ed ideologica" con l’ organizzazione dei Mojahedin (OMPI) che contrasta e sempre contrasterà le barbarie e il terrorismo reazionario degli Ayatollah al potere in Iran" ha poi concluso la Signora Rajavi.