Agenti del regime iraniano, comprese le forze Bassij e alcuni delinquenti, hanno circondato la Scuola Tecnica dell'Università di Tehran e hanno attaccato gli studenti Martedi.
Gli studenti si sono incatenati le braccia e hanno gridato degli slogan anti governativi per difendersi contro gli assalitori armati con bastoni elettrici, maceti e mazze.
Gli studenti gridavano:" Siamo Sohrab, siamo Neda, siamo tutti un'unica Voce",
"Khamenei vergognati, lascia il potere",
"Il dittatore dovrebbe sapere che il suo tempo è ormai giunto al termine",
" Abbasso l'oppressore, che sia lo Shah o il Capo Supremo(Khamenei)",
" Gli studenti sono in carcere, mentre i delinquenti sono in libertà",
" La vittoria è vicina, abbasso il falso governo",
" Il governo dia le dimissioni",
"I mercenari verranno sconfitti".
Gli studenti provenienti da altre facoltà dell'Università di Tehran hanno lasciato le lezioni e si sono affrettati a sostenere gli studenti della Scuola Tecnica, gridando "Libertà, libertà".
L'Agenzia Fars, affiliata ai Corpi Rivoluzionari del regime iraniano, ha riportato l'attacco all'Università di Tehran e ha ammesso che sono stati coinvolti ben 5 mila agenti.
Per porre fine alla rivolta nella Giornata dello Studente, il regime ha portato migliaia di Bassij e di delinquenti provenienti dai villaggi vicini a Tehran, soprattutto da Qarchaj e Varamin, pagando loro un'ingente somma di denaro.
Sono stati impiegati negli attacchi di Lunedى, in occasione della Giornata dello Studente, ed anche Martedى.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
9 Dicembre 2009