
"Tale regime non merita di far parte della comunita’ internazionale ne’ di essere membro dell’ OIC" ha continuato, aggiungendo: "Le affermazioni di Ahmadinejad giungono in un momento in cui il regime tramite la sua Guardia Rivoluzionaria (Pasdaran) e i suoi agenti sta diffondendo terrore e repressione su gran parte della nazione irakena creando centri di spionaggio, detenzione e tortura. Il regime ha imposto una non dichiarata occupazione dell’ Irak e sta tentando di influenzare le prossime elezioni attraverso cospirazioni e frodi”.
Nel suo discorso al Summit dell’ OIC di oggi, Ahmadinejad ha rivelato le mire espansionistiche del regime clericale. Ahmadinejad ha apertamente chiesto la costituzione di un ordine Islamico mondiale e l’ abolizione dei confini nazionali con il pretesto di creare una "Unione dei Paesi Islamici" in cui viga un sistema
giuridico "islamico" quindi un "Tribunale Islamico".
I fondamentalisti islamici di Teheran considerano l’ Islam e i suoi editti nientaltro che un mezzo per privare il popolo iraniano della liberta’, della prosperita’ e dell’ uguaglianza.
Un "Tribunale Islamico" come strumento per imporre tortura, esecuzioni e massacri di prigionieri politici, detenute violentate, amputazioni, ma anche soppressione delle liberta’ civili e messa al bando di giornali; tutti crimini questi, che il regime ha perpetrato contro la popolazione iraniana per ben 27 anni.
I disgustosi gesti di Ahmadinejad a sostegno della Palestina giungono quando il regime ha dimostrato di essere un nemico del popolo palestinese, un nemico della pace e della tranquillita’ in quella regione. Gli Ayatollah al potere in Iran vogliono una escalation delle ostilita’ e della guerra così da poter aprire la strada al loro diabolico dominio sugli stati della regione medio-orientale.
Gli Ayatollah sanno benissimo che la pacificazione della regione medio-orientale risulta essere la minaccia maggiore alla propagazione demagogica del "loro" Islam, in ogni caso essi risulterebbero i grandi sconfitti.
Sottolineando che la politica dell’ accondiscendenza nei confronti del regime clericale ha incoraggiato gli Ayatollah a continuare la loro politica soppressiva e terroristica, la Signora Rajavi ha chiesto sia l’ adozione di una politica piu’ risoluta nei confronti del regime clericale, sia il deferimento immediato del regime terrorista iraniano al Consiglio di Sicurezza dell’ ONU che potra’ quindi imporre sanzioni.
l’8 dicembre 2005