Rivolta dell'11 Febbraio-Dichiarazione n°22
CNRI- Durante il 31° anniversario della rivoluzione anti monarchica dell'11 Febbraio, molte persone coraggiose sono scese in strada in diverse città dell'Iran per dimostrare la propria rabbia nei confronti del regime clericale. A Esfahan, alcuni giovani hanno appeso uno striscione sul cavalcavia di Navab con la scritta "Morte al dittatore". è stato lasciato lى fino all'ora di pranzo di Giovedى e gli agenti del regime non hanno osato tirarlo giù.
Ci sono state dimostrazioni e scontri durante la maggior parte di Giovedى in diverse zone della città.La gente gridava " Morte al dittatore" e "Morte a Khamenei". Ci sono stati vari scontri in Via Chaharbagh e i residenti hanno dato rifugio a tutti coloro che venivano attaccati dagli agenti del regime in motocicletta.
le forze soppressive e gli agenti del regime hanno attaccato i dimostranti con catene, pugnali e coltelli.
Un gran numero di persone e di giovani sono stati arrestati.
A Shiraz si sono svolte vaste dimostrazioni. Molti giovani dimostranti sono stati arrestati. Ci sono stati 20 arresti solo a Boulevard Madaress.
A Yazd, nell'Iran centrale, un vasto numero di persone si sono riunite in Piazza Atlassi gridando "Morte al dittatore" e "Morte a Khamenei".
Sono stati attaccati dalle forze soppressive.
A Mashhad, a nord est dell'Iran, circa 100 persone sono state arrestate quando le forze soppressive hanno attaccato i dimostranti. Il centro delle rivolte è stato Piazza Enghelab.
A Gonbad Kavous, Iran del nord, la gente ha buttato giù i ritratti di Khameni e Ahmadinejad e ha gridato slogan anti governativi.
Le forze soppressive hanno attaccato i dimostranti con bastoni e manganelli.
Il governo ha organizzato delle cerimonie per ricordare l'anniversario della rivoluzione che sono state generalmente boicottate dalla gente e c'è stata pochissime partecipazioni.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
12 Febbraio 2010