CNRI – Ali Khamenei, la guida suprema dei mullah, insieme alla sua fazione preparano il terreno di una repressione generale dopo l'intensificarsi di lotte intestine durante la campagna presidenziale del regime. Nell'intervallo, il Corpo dei guardiani della rivoluzione (CGR) ha lanciato un avvertimento affinchè in Iran non si ripeta la situazione della Georgia. Javani, il capo politico del CGR ha dichiarato che "Tutti i tentativi rivoluzionari in Iran saranno bloccati non appena inizieranno".
Riferendosi alla repressione sanguinosa avvenuta durante la rivolta popolare degli studenti ad ordine di Khamenei e Khatami il 9 luglio 1999, ha affermato che "sono situazioni per coloro che sono in cerca di guai e che mirano a creare instabilità nel paese con obiettivi politici funesti. Queste persone saranno fermate e le loro azioni saranno represse dalle guide del Regime che li annienteranno".
Egli ha proseguito minacciando la fazione rivale: E' la guida suprema che fissa le regole e sono certo che il popolo prenderà le distanze da coloro che non seguiranno quelle regole. Da parte sua, il mullah Ahmad Salek nella fazione di Khamenei ha dichiarato: imitando gli hooligans alcuni hanno cercato di seminare disordine nelle strade con l'intenzione di ripetere gli avvenimenti scatenatisi in Asia Centrale per provocare una rivoluzione di velluto in Iran.
Durante il suo discorso all'Università Tecnica Sharif, Ahmadinejad il capo dei mullah, ha parlato della repressione della fazione rivale e della famiglia di Rafsandjani:"Me ne occuperٍ personalmente nel prossimo mandato".
"Coloro che violano i diritti del popolo e utilizzano la ricchezza nazionale per fini personali saranno manifestatamente esposti tra le vie ed i bazar, costringendoli in tal modo a scusarsi col popolo intero".
Sulla fazione politica rivale Ahmadinejad ha dichiarato: "In conformità con la legge non si puٍ fare oltraggio al presidente. Loro hanno insultato il presidente e questo è un crimine. Questi individui dovranno subire delle sanzioni e poi saranno imprigionati. Come già è stato ricordato dai portavoce della Resistenza iraniana, la beffa elettorale dei mullah e l'aumento delle lotte intestine durante la fase terminale del regime hanno causato una crisi ancora maggiore."
Si tratta di un regime illegittimo i cui componenti sono colpevoli di atti di tortura e di morti violente, di inneggiamento all'integralismo religioso, servendosi delle ricchezze del popolo iraniano. I mullah e i componenti del governo dovrebbero essere rinviati a giustizia e processati per crimini di guerra e crimini contro l'umanità.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
11 giugno 2009