La protesta in Iran contro l’aumento dei prezzi – N. 2
Per la terza sera consecutiva, la popolazione indignata è scesa in piazza, protestando contro l’aumento dei prezzi e le politiche di saccheggio del regime clericale in molte città, tra cui Khorramabad, Ardabil, Borujerd, Dehdasht, Dorud, Shahinshahr, Junqan, Farsan e Cholicheh nella provincia di Chaharmahal e Bakhtiari, venerdì 13 maggio. In molte di queste città i manifestanti hanno gridato “Morte a Khamenei”.
A Shahinshahr, giovani infuriati hanno dato fuoco a un edificio statale vicino alla stazione delle Forze di Sicurezza dello Stato (SSF). A Borujerd, la gente ha manifestato per le strade gridando: “Armi, cannoni e carri armati, i mullah devono andarsene”. I giovani hanno resistito agli attacchi delle forze repressive, gridando: “Vergognatevi”. Ad Ardabil, giovani ribelli si sono scontrati con agenti repressivi e hanno continuato a protestare, nonostante i loro attacchi. In molte città, come Borujerd, Dorud e Farsan, le forze repressive del regime hanno aperto il fuoco per sedare le rivolte popolari.
Le proteste di venerdì sera hanno avuto luogo quando le forze repressive del regime hanno lanciato una legge marziale non dichiarata in molte di queste città, arrestando molti giovani e manifestanti e interrompendo o limitando gravemente l’accesso a Internet. Inoltre, le forze repressive erano pronte in alcune aree. A Mashhad era aumentata la presenza delle SSF e dei servizi segreti. Allo stesso tempo, le forze speciali hanno fatto irruzione in molte case a Junqan e arrestato decine di giovani. Le SSF hanno arrestato diversi giovani anche nella via Alavi e nella zona Zargan di Ahvaz.
L’agenzia di stampa ufficiale del regime, IRNA ha ammesso che sia in corso una rivolta di protesta contro l’aumento dei prezzi in varie città, tra cui Teheran, Dezful, Andimeshk, Dorud, Izeh, Yasuj, Junqan e Fashafuyeh, e ha scritto: “Andimeshk nella provincia del Khuzestan ha assistito a un raduno con slogan contro l’aumento dei prezzi e anche a lanci di pietre contro le forze dell’ordine. A Dezful, negli ultimi due giorni, delle persone si sono radunate al crocevia di Shariati e hanno gridato slogan contro lo Stato”. Citando il procuratore penale del regime a Dezful, l’IRNA ha aggiunto: “Quindici persone che hanno cercato di ribellarsi in città sono state arrestate”. Sono stati inoltre segnalati sette arresti a Yasuj (Iran sudoccidentale).
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran
14 maggio 2022