Maryam Rajavi: dopo sessanta condanne, basta parole. Il dossier sui crimini del regime dei mullah dovrà essere presentato al Consiglio di Sicurezza dell’ONU e alla Corte Penale Internazionale
Maryam Rajavi, Presidente eletto della Resistenza Iraniana, ha accolto con piacere la ratifica della 60a risoluzione di condanna delle sistematiche e barbare violazioni dei diritti umani in Iran, come il trend crescente delle esecuzioni, delle torture e delle punizioni disumane, in particolare le esecuzioni dei minorenni e le esecuzioni di massa segrete.
Ed ha affermato: “Dopo l’adozione di sessanta risoluzioni delle Nazioni Unite e la conseguente sfida del regime iraniano, le condanne verbali non sono più sufficienti e il dossier sui crimini del regime deve essere presentato al Consiglio di Sicurezza e alla Corte Penale Internazionale e i responsabili di queste atrocità consegnati alla giustizia. Nulla di meno è accettabile per il popolo iraniano i cui figli in tutto l’Iran, dal Kurdistan al Sistan e Balucistan, dal Khuzestan a Tehran, sono vittime di esecuzioni di massa.
Dato che il dossier sulle atrocità del regime ha raggiunto nuove dimensioni dopo lo show delle elezioni, con 320 prigionieri giustiziati solo da allora, qualunque atteggiamento accogliente o conciliante con il mullah Rouhani e il sostegno alle elezioni-farsa dell’illegittimo regime del Velayat-e faqih, non fa altro che alimentare la macchina della repressione e dei massacri del regime teocratico e provocare ripugnanza e avverisione nel popolo iraniano.
Maryam Rajavi ha avvertito tutte le parti che cercano di continuare con la politica di accondiscendenza e che, mentre negoziano sul progetto delle armi nucleari del regime, dimenticano completamente le violazioni dei diritti umani in Iran, l’esecuzione di 120.000 prigionieri politici, l’esportazione del terrorismo e del fondamentalismo e le attività belliche di questo regime nel resto della regione, in particolare in Siria ed Iraq, e che impediscono qualunque azione risoluta a questo riguardo che, gli piaccia o no, stanno appoggiando il massacro e la repressione del popolo iraniano e mettendo in pericolo la pace e la tranquillità regionale e mondiale. Questo regime dovrebbe essere espulso dalla comunità internazionale.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
19 Novembre 2013