Occupazione militare di campo Ashraf, n° 169
L’aggiunta dei nuovi mercenari del ministero delle Informazione iraniano nei paraggi di Ashraf
La Resistenza Iraniana nel comunicato n° 167 del 29 novembre aveva denunciato che i mercenari dei servizi dei mullà si preparavano e si rinnovavano i cartelli, gli slogan e montavano gli amplificatori agli altoparlanti.
L’interruzione del rumore degli altoparlanti è stata possibile su richiesta dell’ONU e l’attivazione su ordine di al-Maliki; tutto questo non lascia alcun dubbio che la responsabilità totale della tortura psicologica ai danni dei residenti di Ashraf è a carico del governo iracheno e del suo primo ministro. Questi atti sono crimini di guerra e senz’altro sono classificati crimini contro l’umanità.
Perciò la Resistenza Iraniana chiede agli Stati Uniti d’America, alle Nazioni Unite e all’Unione Europea di interrompere il loro silenzio, secondo i loro precisi impegni internazionali, di fronte a questa abnorme ingiustizia e costringano il governo iracheno di fermare questa assurda tortura psicologica ai danni dei migliaia di donne e uomini residenti al Campo Ashraf e di togliere la baracca e i mercenari del ministero delle Informazioni iraniano nei dintorni di Ashraf.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
5 dicembre 2011