giovedì, Marzo 28, 2024
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Maryam Rajavi esorta gli studenti a sollevarsi e liberare l’Iran dall’occupazione dei mullah

La leader dell’opposizione iraniana Maryam Rajavi ha inviato un messaggio agli studenti iraniani in occasione del nuovo anno accademico iraniano che inizia lunedì 30.

La signora Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI), ha salutato tutti gli studenti, i maestri e i professori in Iran.

Ha augurato loro grandi progressi nell’ottenere consapevolezza e libertà e nel superare l’ignoranza, la reazione, l’oppressione e la repressione che regnano nel Paese.
Circa 17,5 milioni di studenti che frequentano scuole e università quest’anno sono un grande esercito di conoscenza e consapevolezza – ha detto. Come l’esperienza della storia contemporanea ha ripetutamente dimostrato, essi possono anche sviluppare movimenti potenti ed energici per combattere dittature medievali.

Maryam Rajavi ha evidenziato che lo scorso anno ci sono stati oltre 1.000 casi di scioperi di insegnanti e proteste in 156 città iraniane. Il numero di proteste studentesche nelle università ha superato i 180 casi in tutto il Paese – ha detto, aggiungendo che gli insegnanti in pensione da parte loro hanno organizzato 12 notevoli atti di protesta, anche all’esterno di centri governativi a Teheran. L’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (OMPI, Mujahedin-e Khalq o MEK) ha svolto un ruolo chiave nel fomentare e dirigere le proteste attraverso le sue “Unità di Resistenza”.

“Queste proteste fanno parte dell’implacabile, vasto movimento di protesta del popolo iraniano per porre fine alla repressione, alla distruzione, alla miseria e alla corruzione perpetrate e ampliate ogni giorno dal regime clericale per preservare il proprio dominio”, ha affermato Maryam Rajavi.
“I mullah hanno bloccato e incatenato ogni scuola e università con numerosi criminali che rappresentano [il leader supremo del regime Ali] Khamenei, e con una moltitudine di agenzie, compresi i dipartimenti di sicurezza e le organizzazioni paramilitari Bassij in tutte le scuole e università e negli uffici governativi.”

“Attraverso una repressione così spietata, i mullah cercano di preservare il loro decadente potere di fronte al desiderio ardente del popolo iraniano di cambiare, bloccando il progresso economico e sociale del Paese e causando danni orrendi in ogni campo umanitario, culturale, educativo, medico, ambientale ed economico.”

Maryam Rajavi ha salutato i “coraggiosi studenti delle scuole superiori e dell’università” che hanno aderito alle Unità di Resistenza del MEK e ha ricordato loro che essi stanno “continuando il percorso di una generazione di giovani eroici in Iran che combatterono audacemente il 27 settembre 1981, nelle vie centrali di Teheran”. Rivolgendosi loro, ha aggiunto: “Quel giorno, quegli studenti trasmisero il motto ‘Morte a Khomeini’ a vasti settori della società iraniana. E oggi voi siete scesi in campo per fondare la grande Armata della Libertà e porre fine allo sciagurato potere della dittatura religiosa dei mullah”.

Ha detto: “Studenti, insegnanti e professori iraniani si stanno sollevando per costruire un Iran libero per domani, per stabilire una società basata su libertà, democrazia, uguaglianza e separazione tra religione e Stato e per istituire un sistema educativo democratico”.

La signora Rajavi ha esortato gli studenti iraniani a sollevarsi per continuare le rivolte e per liberare l’Iran dall’occupazione dei mullah.
“Trasformate ogni scuola e università in un’Unità di Resistenza e ogni città dell’Iran in una Città Ribelle” – ha detto.

 

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