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La Resistenza Iraniana rivela: Negli ultimi giorni di Maliki ed in violazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza, i mullah gli stanno vendendo centinaia di milioni di dollari di armi

Per ordine di Khamenei il regime dei mullah ha incaricato il governo di Maliki di praticare un blocco totale a Camp Liberty

La Resistenza Iraniana ha acquisito notizie precise dall’interno del paese secondo le quali, approfittando delle ultime settimane di carica di Maliki, il regime teocratico avrebbe venduto centinaia di milioni di dollari di armi e munizioni al governo iracheno.

Questo accordo è una palese violazione della risoluzione 1747 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, firmata durante la visita del ministro degli esteri dei mullah a Baghdad (il 24 Agosto 2014). Durante questa visita Zarif ha espresso la sua gratitudine a Maliki per aver aiutato il regime iraniano ad aggirare le sanzioni internazionali.

Questi documenti e vari rapporti dimostrano che negli ultimi mesi, durante numerose visite e incontri a Tehran e Baghdad, per ordine di Khamenei e a seguito delle direttive del Consiglio Supremo di Sicurezza, il ministro degli esteri, il controspionaggio, la forza terroristica Quds e l’ambasciata del regime a Baghdad, hanno incaricato il governo di Maliki di imporre una pressione totale sul PMOI a Camp Liberty. Questi documenti e i rapporti sono pronti per essere presentati a qualunque organismo imparziale.

L’imposizione di queste pressioni è stato uno degli argomenti di discussione tra Ali Shamkhani, segretario del Consiglio Supremo di Sicurezza del regime, Qasem Soleimani, comandante della forza Quds , il loro entourage, Maliki e Faleh Fayyaz insieme ad altri elementi appartenenti al primo ministro iracheno a Baghdad (18 Luglio 2014). Inoltre durante la visita di Zarifi e della sua delegazione, che comprendeva membri del Consiglio Supremo di Sicurezza e della forza Quds, la questione dell’inasprimento dell’assedio a Camp Liberty è stata discussa con lo staff dell’ufficio di Maliki e del comitato nell’ufficio del primo ministro incaricato della repressione di Ashraf e ne sono stati esaminati i dettagli. Durante queste visite la delegazione iraniana ha chiesto l’interruzione delle forniture di carburante a Camp Liberty e l’imposizione di severe restrizioni sul cibo e sul trasferimento dei pazienti in ospedale.

Secondo questi documenti i leaders del regime hanno detto ai funzionari iracheni che, visto il fallimento dei ripetuti tentativi del regime iraniano e del governo iracheno di distruggere il PMOI con continui massacri e l’imprigionamento a Camp Liberty, e considerando il fallimento delle misure prese da Martin Kobler, l’ex-Rappresentante delle Nazioni Unite in Iraq, per costringere il PMOI ad arrendersi al regime teocratico e ritornare in Iran, l’unica via per mettere in ginocchio il PMOI è quella di un blocco totale che li privi del carburante, dell’acqua, del cibo, delle medicine e dell’accesso ai beni essenziali e ai servizi sanitari.

Dopo questi colloqui, prima gli ufficiali iracheni hanno aumentato gli ostacoli al trasferimento dei pazienti di Camp Liberty negli ospedali e poi hanno impedito l’arrivo del carburante e del cibo, tanto che dal 13 Agosto, meno del 10% del carburante necessario è stato fatto entrare a Camp Liberty.

Secondo questi documenti, in cambio il regime teocratico si è impegnato ad appoggiare gli interessi di Maliki e dei suoi complici e a cercare di far ottenere a lui e quelli a lui più vicini, incarichi nel prossimo governo per riuscire a fargli eludere l’incriminazione e la condanna in Iraq e a livello internazionale.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

6 Settembre 2014

 

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