giovedì, Marzo 28, 2024
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La Conferenza in Polonia un’opportunità per affrontare la minaccia del regime iraniano

Di Mahmoud Hakamian
Dal suo insediamento, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha adottato una dura retorica e politiche ferme contro l’Iran. È uscito dall’accordo nucleare sbagliato del 2015, formalmente conosciuto come il Piano d’Azione Complessivo Globale (JCPoA), e ha reimposto le pesanti sanzioni economiche che erano state revocate al momento della firma dell’accordo.

I suoi colleghi europei, d’altra parte, hanno adottato un approccio diverso. Hanno continuato ad accontentare il regime iraniano, in modo molto simile a quanto aveva fatto l’ex presidente Barack Obama. Hanno mancato di agire e reagire con decisione alle continue provocazioni e agli atti di belligeranza del regime.
Tuttavia, il clima sta cambiando quando si parla di Iran e le autorità europee non possono più negare che la minaccia del regime iraniano si estende ben oltre il Medio Oriente. L’anno scorso ci sono stati una serie di incidenti che hanno messo in evidenza quanto il regime sia sfrontato nel pianificare e nel complottare attacchi terroristici e omicidi, anche in territorio europeo.
Le autorità in Albania hanno arrestato due persone con legami con il regime clericale iraniano. Sono stati scoperti a complottare un attacco contro membri dell’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo dell’Iran (OMPI / MEK) – la principale opposizione al regime iraniano. I membri dell’OMPI residenti a Camp Liberty / Ashraf in Iraq sono stati finalmente rilasciati nel 2016 e l’Albania ne ha accolti centinaia; l’Iran ha criticato i Paesi che hanno accolto i rifugiati, sostenendo che essi stiano ospitando terroristi.
Poi, alcuni mesi dopo, le autorità di Francia, Germania e Belgio hanno lavorato insieme per scoprire un’altra trama – questa volta contro il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (CNRI) mentre teneva la sua conferenza annuale presso Parigi. Un diplomatico iraniano residente a Vienna faceva parte dell’organizzazione del tentato attacco e aveva fornito a una coppia di agenti del materiale esplosivo che essi avrebbero usato in Francia.
Un altro complotto è stato sventato quando le autorità della Danimarca hanno arrestato un iraniano per aver tentato di assassinare un dissidente iraniano residente in quel Paese.
È impossibile per i governi europei ignorare le trame che avrebbero provocato vittime nel loro stesso territorio.
Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha annunciato all’inizio di questo mese, durante il suo giro di incontri in Medio Oriente, che una conferenza internazionale si terrà in Polonia il mese prossimo. Questa è l’occasione perfetta per gli europei per dimostrare che non accetteranno la belligeranza e le provocazioni dell’Iran.
Il regime iraniano ha mostrato in modo molto chiaro di essere un membro infido e ingannevole della comunità internazionale e la sua belligeranza non dovrebbe essere tollerata. Inoltre, il popolo iraniano è alla fine della propria sopportazione dopo anni di repressione e la sistematica violazione dei suoi diritti umani.
Il CNRI ha sostenuto la popolazione nella sua aspirazione a un cambio di regime e ha costantemente avvertito la comunità internazionale dei pericoli posti dal regime iraniano. Conosce il regime meglio di qualsiasi altro gruppo e con il suo sostegno la comunità internazionale può lavorare per un Iran più prospero, libero e democratico.

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