venerdì, Marzo 29, 2024
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IRAQ – IRAN. ENNESIMA STRAGE A CAMPO ASHRAF

COMUNICATO STAMPA

NESSUNO TOCCHI CAINO: “Il REGIME IRANIANO E I COMPLICI IRACHENI PER SOLUZIONE FINALE NEI CONFRONTI DELLA RESISTENZA IRANIANA”

A seguito dell’attacco da parte delle forze irachene a Campo Ashraf, sarebbero 43 i morti, sulle 100 persone che ancora vi risiedono. Secondo informazioni fornite dal Consiglio della resistenza iraniana, l’attacco è stato ordinato dal Premier Al Maliki, è iniziato alla mezzanotte di ieri ed è tutt’ora in corso. Diversi battaglioni sono coinvolti nell’attacco, uno dei quali appartiene alla 36ma brigata delle forze armate irachene. I battaglioni dell’esercito di al-Maliki avrebbero prima bombardato il campo, per poi fare irruzione e sparare su di loro. Almeno cinque persone sarebbero state uccise da raffiche di mitragliatrice dopo che erano state loro legate le mani dietro la schiena. In base ad un accordo quadro, Stati Uniti e Nazioni Unite devono garantire la sicurezza, ma ad ora nessuna iniziativa risulta essere stata presa.

Sergio d’Elia ed Elisabetta Zamparutti, rispettivamente Segretario e tesoriere di Nessuno tocchi Caino, hanno dichiarato:

“Condanniamo l’ennesimo attacco, il quinto in due anni, a Campo Ashraf da parte delle forze irachene. Quello ancora in corso a Campo Ashraf è di una gravità inaudita perché è stata massacrata la metà dei residenti ed è la riprova di un tentativo in corso da anni di attuare la “soluzione finale” nei confronti dei mujaheddin del popolo iraniano”. I due esponenti radicali hanno continuato dicendo: “Gli esecutori materiali di tale “soluzione finale” sono certamente le forze di Al Maliki ma il mandante è chiaramente il regime iraniano dei mullah. Troppe volte la comunità internazionale o il mondo cosiddetto libero, ha chiuso gli occhi di fronte ai crimini del regime iraniano, spesso accreditato come interlocutore e attore indispensabile di una soluzione di tutti i problemi dell’area essendone invece chiaramente la causa”. D’Elia e Zamparutti hanno poi concluso: “Riconosciamo l’impegno del Governo italiano, di quello attuale, come dei due precedenti, nell’opera di assistenza umanitaria nei confronti delle vittime dei precedenti attacchi. Ora è però urgente mobilitarsi perché cessi l’attacco, sia rafforzata la protezione dei residenti a Campo Ashraf e a Campo Liberty che sono a tutti gli effetti rifugiati politici, e sia poi trovata a livello europeo ed internazionale una definitiva soluzione politica al loro caso.”

 

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