CNRI – Dott. Saleh al-Mutlaq, deputato e il capo del fronte del dialogo nazionale iracheno, ha chiesto al governo iracheno di porre fine alle misure repressive contro il campo di Ashraf, dove ci sono circa 3500 membri dell' opposizione iraniana, l'organizzazione del Mojahedin del Popolo Iraniano(OMPI), ha riportato l' agenzia di stampa italiana AKI il 17 aprile.
Mutlaq ritiene che l'assedio del campo di Ashraf sia un atto “disumano non che corrisponde alla morale ed ai valori della società irachena, che onora i suoi ospiti. „ “Sono gli ospiti degli iracheni prima di essere considerati come profughi„, ha aggiunto.
Il capo del fronte per il dialogo nazionale ha proseguito: “Speriamo che il governo metterà fine a questa catastrofe umana, poiché speriamo che tutte le organizzazioni della società civile internazionale agiranno rapidamente per cessare l'assedio „. “Siamo molto costernati a quello che sta succedendo ogni giorno a Campo Ashraf, ed uniamo le nostre voci a tutte quelle ricorrente ad una sospensione delle misure repressive imposte. „ Nelle ultime settimane, su ordine di Mouwaffaq al-Rubaie, il consigliere per la sicurezza nazionale iracheno , le forze irachene hanno bloccato il campo di Ashraf, al nord di Bagdad, limitando l' approvvigionamento del campo.
All'inizio di questo mese, le forze irachene hanno impedito ai medici iracheni di entrare in campo per operare dei pazienti seriamente malati.
Tuttavia dopo le proteste in tutto il mondo, sono stati finalmente autorizzati ad entrare. Le misure repressive contro i residenti di Ashraf sono cominciate dopo la riunione del 28 febbraio, a Teheran, dove la guida suprema, Ali Khamenei, ha apertamente dichiarato al presidente iracheno con tono imprativo, “l' accordo bilaterale per l' espulsione dei Mojahedin del Popolo deve essere attuata. „
