CNRI – Più di 800 operai impiegati nella fabbrica di carta Pars si sono riuniti in assemblea davanti al palazzo del governo di Ahwaz, una città nel sud-ovest dell’Iran. Dopo 3 mesi di inutili proteste contro i salari non pagati, gli operai hanno bloccato l’autostrada Ahwaz- Andimeshk che rappresenta la linfa vitale della ricca provincia petrolifera del sud.
Contemporaneamente altri 300 operai hanno bloccato un'altra autostrada attraverso cui passa l’approvvigionamento di altre due grandi fabbriche della regione, quella di canna da zucchero Haft- Tapeh e quella di carta Harir.
È da mesi che gli operai della provincia del Khouzistan sono in rivolta a causa dei pagamenti non effettuati. Migliaia di lavoratori di Haft-Tapeh , Pars e altri luoghi, sono in sciopero.
Gli operai rappresentano la parte più vulnerabile della popolazione attiva in Iran, in quanto non percepiscono il loro salario, se non con molta difficoltà.
La direzione della maggior parte delle fabbriche iraniane è stata affidata a parenti e amici dei Mullah al potere. I padroni non hanno assolutamente alcuna competenza nella gestione industriale per questo esercitano sugli operai molte pressioni, rifiutandosi di pagarli per mesi e mesi, riducendo inoltre i diritti a loro spettanti, quali ad esempio l’assicurazione in caso di malattia.