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Iran: Massacro ad Ashraf

ImageDi Nikolaj Nielsen
Blog sui Diritti Umani come Questione mondiale
22 Agosto 2009

C'è qualcos'altro quando si guarda ai mezzi militari americani, gli Humvees, mentre falciano i rifugiati disarmati.
Come in questi conflitti e in queste guerre, il residuo di disastro e di caos non scompare mai cosi facilmente.
Rimangono segnati nelle anime di coloro che hanno dovuto resistere per 8 anni di guerra-giorno dopo giorno.
Cosi quando le forze irachene su richiesta del Primo Ministro iracheno Nouri-al-Maliki a sua volta su richiesta del Capo Supremo iraniano Khamenei smantellano il campo di Ashraf, la loro brutalità non ci coglie di sorpresa.

 Ashraf è un insediamento di esiliati iraniani nel nord di Baghdad,che hanno unito le forze e la solidarietà e si sono rifiutati di andarsene.
I soldati iracheni sono avanzati con bastoni e accette. 11 rifugiati disarmati sono stati uccisi e molti, molti altri sono rimasti feriti.

Hanif Asyabani, un iraniano che ha dimostrato davanti al Parlamento Europeo durante questa settimana, mi ha dato un DVD. In esso, alcuni rifugiati muniti di telecamera nel cellulare hanno registrato i soldati iracheni mentre colpivano e sparavano in mezzo alla folla.

Circa 3 mila iraniani hanno vissuto e continuano a vivere ad Ashraf dal 1986.
Fanno parte dell'Organizzazione dei Mojahedin del Popolo iraniano( PMOI). Il PMOI o MEK è stato fondato nel 1965 da studenti e intellettuali che si opponevano allo Shah iraniano.
Hanno contribuito al rovesciamento del suo potere nel 1979. Nel 1997, l'America l'ha tacciato di essere un gruppo terroristico, seguita dall'Unione Europea nel 2002 (da notare che l'UE ha cancellato il PMOI dalla lista terroristica a Gennaio di quest'anno).

Ma nonostante questa etichetta, il MEK ha ottenuto un ampio supporto per la sua lotta pro-democrazia da avvocati americani ed europei. Poichè l'America si rifiuta di rimuoverli dalla lista, i rifugiati non possono chiedere asilo in Occidente.
Si trovano in un limbo e non hanno altra scelta se non quella di rimanere immobili e sperare.

Quando le forze irachene hanno assaltato il campo in Luglio, hanno arrestato 36 persone.
Ad alcuni hanno sparato nelle gambe. Amnesty si è appellata al Primo Ministro iracheno. L'Iraq vuole mandarli via. Farli tornare in Iran. Dove sicuramente li aspetta la condanna a morte.

Nel 2003, gli USA hanno disarmato i resdienti e li hanno considerati "persone sotto protezione" in base alla Convenzione di Ginevra.
Nel mezzo della guerra, i rifugiati hanno accettato. Sono state fatte varie promesse inerenti la loro protezione. Nell'Ottobre 2008, l'Alto Commissariato per i Diritti Umani ha sollecitato il Governo iracheno a proteggere i residenti di Ashraf. Nel Gennaio di quest'anno l'America ha trasferito il controllo di Ashraf all'Iraq.

Il raid ha coinciso con la visita di Stato del Segretario americano per la Difesa, Robert Gates.
 

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