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Iran: lo sciopero dei commercianti di oro continua. Proteste a Tehran, Isfahan e Jiroft

CNRI – I mercanti d’oro iraniani della città nord-occidentale di Tabriz sono giunti, domenica 25 Maggio, al nono giorno di sciopero per protestare contro l’aumento delle tasse.

 

Nella città di Isfahan i commercianti d’oro dei bazaar “Honar” e “Majlesi”, due dei più grossi bazaar di oro della città, continuano il loro sciopero.

I commercianti di oro e i gioiellieri delle città di Isfahan, Najaf Abad, Urumieh e Tabriz, hanno iniziato uno sciopero il 17 Maggio, furiosi per l’aumento delle tasse e i metodi utilizzati dagli agenti del regime per calcolare la tassa sul valore aggiunto.

Gli scioperanti ritengono che questa misura non solo ridurrà le vendite di oro, ma farà anche perdere all’oro la sua funzione di bene-rifugio.

Nel frattempo l’aumento della disoccupazione, la povertà, i prezzi alti e le politiche economiche del regime hanno innescato una serie di manifestazioni nelle città di tutta la nazione.

Molti commercianti di materiali ferrosi nel bazaar Shah Abad di Tehran, hanno scioperato domenica 25 Maggio per protestare contro l’aumento delle tasse e si sono rifiutati di aprire i negozi.

I commercianti di cioccolata nel bazaar di Tehran hanno protestato contro i provvedimenti repressivi delle forze di polizia, i metodi di riscossione delle tasse e la sopravvalutazione dei loro beni fatta dalla polizia sabato. Per tutta risposta hanno chiuso i loro negozi e hanno iniziato lo sciopero, continuando a tenere manifestazioni di protesta in tutto il bazaar.

I negozianti del centro commerciale “Aladdin” di Tehran hanno iniziato lo sciopero il 21 Maggio per protestare contro l’aumento degli affitti dei loro negozi.

Secondo uno dei manifestanti, in un solo mese il loro affitto è aumentato di 50 milioni di rial (circa $2000) e attualmente l’affitto per un negozio al piano terra di questo centro commerciale è arrivato a 350 milioni di rial (circa $14.315) al mese. E ciò nonostante si sia registrata una grave recessione in questo bazaar.

Nella città di Jiroft, gli operai delle fabbriche per la lavorazione della pietra si sono radunati domenica, per il secondo giorno consecutivo, fuori dall’ufficio del governatore del regime in città. Gli operai protestano per i salari e le pensioni basse e per la mancanza di ogni forma di assicurazione.

Centinaia di residenti di Isfahan si sono riuniti nel letto asciutto del fiume Zayande per inscenare una protesta. Le unità anti-sommossa del regime hanno attaccato i manifestanti con bastoni e gas lacrimogeni. In questo odioso raid molte persone sono state picchiate e sono rimaste gravemente ferite. Molti di loro sono poi stati arrestati, compresi quelli feriti.

Nella città di Soveh, a sud-ovest di Tehran, gli operai metalmeccanici hanno iniziato a scioperare per il mancato pagamento dello stipendio degli ultimi 5 mesi. Gli operai in sciopero hanno detto: “I bonus per il Nuovo Anno non sono stati pagati (dopo più di due mesi)”. Circa 200 operai della fabbrica metalmeccanica di Soveh hanno tenuto una manifestazione di protesta in rappresentanza degli altri 1200 operai di questo stabilimento. Hanno anche detto che i salari dei lavoratori sono stati diminuiti del 50% e che le autorità del regime non pagano gli operai che lavorano durante le vacanze.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana

26 Maggio 2014

 

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