giovedì, Marzo 28, 2024
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Iran: Le manifestazioni sono continuate in tutto il paese nella notte di venerdì

Sul muro è scritto: “Morte a Khamenei”

I podi dei predicatori iraniani venerdì si sono trasformati in palcoscenici dai quali hanno attaccato le manifestazioni anti-governative esplose la scorsa settimana in diverse parti del paese, per protestare contro il rincaro dei prezzi dei beni di prima necessità e la politica regionale del regime.

In un’intervista telefonica da Teheran, un attivista iraniano per i diritti umani ha detto ad Asharq Al-Awsat: “Dalle 3 del pomeriggio fino a notte fonda, nelle strade di Teheran si è assistito a momenti di fuoco”.

Sebbene il regime sia riuscito a sedare le proteste anti-governative in Iran negli ultimi 39 anni, le manifestazioni notturne sono proseguite venerdì in tutto il paese.

I manifestanti ha fatto riecheggiare le loro voci alla presenza di oltre 50.000 persone che partecipavano alla partita di calcio nello stadio del Tractor Sazi a Tabriz, nella provincia centrale dell’Azerbaijan.

Il leader della preghiera del venerdì della maggioranza sunnita di Zahedan, Abdulhamid Mullazahi, ha criticato le autorità per aver represso le proteste ed ha chiesto ai politici di prestare attenzione alle richieste e ai problemi degli iraniani.

Notizie ufficiali dicono che più di 22 persone sono state uccise durante le proteste iniziate in Iran la scorsa settimana.

Più di 40 studenti universitari iraniani, soprattutto attivisti, sono stati arrestati tra il 30 Dicembre e il 4 Gennaio, secondo informazioni attendibili fornite dal Center for Human Rights in Iran (CHRI).

Il predicatore integralista Ahmad Khatami a migliaia di seguaci riunitisi a Teheran venerdì, ha detto: “Quando è stata bloccata la rete internet, la sedizione si è fermata”, aggiungendo che la nazione iraniana non appoggia un social network le cui chiavi sono nelle mani degli Stati Uniti.

Khatami ha parlato davanti alla folla delle manifestazioni pro-governative, dopo la preghiera del venerdì a Teheran e in diverse altre città come Tabriz e Kerman, in occasione del terzo giorno di queste manifestazioni.

Nonostante lo scoppio delle rivolte in tutto il paese, il portavoce del Ministero degli Interni, Salman Samani continua a rifiutarsi di rispondere alle domande dei giornalisti sulla situazione.

Intanto a New York l’ambasciatore americano all’ONU Nikki Haley, durante una riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza, ha detto che “la voce del popolo iraniano deve essere ascoltata”.

Fonte: Asharq Al-Awsat

 

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