venerdì, Marzo 29, 2024
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Iran: L’unica opzione è un cambio di regime

CNRI – Al momento il regime iraniano è sottoposto ad un’immensa pressione. La gente si è riversata in massa nelle strade per protestare e tenere manifestazioni anti-governative. Il popolo critica il regime per aver saccheggiato le ricchezze della nazione sperperandole nei conflitti all’estero.

Il regime iraniano presterà attenzione alle richieste del popolo? Quasi certamente no. Da  quasi quattro decenni, il popolo dell’Iran soffre a causa di un regime crudele e spietato che usa la brutalità per opprimerlo.

Il regime iraniano continuerà a finanziare il terrorismo e l’estremismo e continuerà a sostenere il dittatore siriano Bashar al Assad. Continuerà ad utilizzare i famigerati Hezbollah libanesi. Continuerà ad addestrare, finanziare e armare molte altre milizie. Continuerà ad interferire negli affari interni delle altre nazioni e fomenterà i conflitti ovunque potrà. E non metterà i bisogni del popolo dell’Iran prima di tutto questo.

Come sappiamo che tutto questo continuerà? Beh, semplicemente perché questo è ciò su cui si fonda il regime iraniano. Non sopravviverebbe senza questo. Per questo motivo un cambio di regime in Iran è l’unica opzione.

Leaders internazionali, come l’ex-presidente Barack Obama e molti rappresentanti dell’UE, hanno cercato di dipingere il regime come se avesse degli elementi moderati, soprattutto il governo Rouhani. Il regime stesso ha parlato di moderazione, ma questa è un’etichetta che si è auto-imposto e che è basata assolutamente su niente. Non c’è stato nessun segnale di moderazione. Anzi, esattamente il contrario. Ad esempio, quando è stato firmato l’accordo sul nucleare iraniano nel 2015, invece di ringraziare gli Stati Uniti per tutte le concessioni che gli aveva fatto, l’Iran ha continuato a minacciare e a provocare gli Stati Uniti.

L’Iran ha una storia di proteste, ma la rivolta attuale è diversa da qualunque altra prima. Questa volta, sono tutte le fasce della società a chiedere un cambio di regime. La persone sanno che rischiano l’arresto, la tortura e l’esecuzione, ma stanno ancora rischiando tutto per far sì che i loro appelli per un cambio di regime vengano ascoltati. E’ chiaro ora che un cambio di regime è l’unica via che hanno davanti. L’unica via per far sì che il loro squallido futuro abbia un qualche tipo di speranza.

Durante le rivolte del 2009 in Iran, invece di condannare il regime e di accusarlo per le violenze e le uccisioni dei manifestanti, Obama ha voltato le spalle al popolo ed è rimasto in silenzio.

Questa volta, il Presidente Trump ha già espresso il suo sostegno al popolo dell’Iran ed ha detto chiaramente di volere anche lui un cambio di regime. E in questo ha anche l’appoggio della maggioranza della sua amministrazione.

Nikki Haley, ambasciatore americano alle Nazioni Unite, all’inizio di questo mese ha avvertito l’Iran che il mondo lo sta guardando. Ha anche ricordato al regime che i diritti umani sono diritti automatici, non qualcosa che viene concesso “in dono” dai governi.

Dall’altro lato l’Unione Europea è molto riluttante a fare commenti sull’attuale situazione in Iran. Sembra che voglia assicurarsi che nulla danneggi l’accordo sul nucleare iraniano, così resta in silenzio. Quando si renderà conto che un cambio di regime non sarà solo a beneficio del popolo dell’Iran, ma di tutto il mondo?

 

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