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Iran: Il Parlamento Europeo afferma il rispetto dei diritti dei residenti di Ashraf

Il Comitato Italiano di Parlamentari e Cittadini Iran Libero accoglie positivamente la risoluzione del Parlamento Europeo in sostegno di Ashraf

ImageIl Parlamento Europeo, nella seduta ufficiale del 24 aprile, ha approvato un'importante risoluzione per garantire la tutela del campo Ashraf, dove vivono 3500 membri dell'opposizione democratica iraniana. In questa risoluzione si afferma che i residenti di Ashraf, membri dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI) non possono essere trasferiti contro la loro volontà e che tutti i loro diritti, sanciti dalla IV Convenzione di Ginevra, devono essere rispettati.
La risoluzione, inoltre, esorta il primo ministro iracheno ad assicurare che le autorità irachene non adottino alcuna azione in violazione dei diritti umani dei residenti di Camp Ashraf e a chiarire le intenzioni del governo nei loro confronti; invita le autorità irachene a proteggere la vita e l'integrità fisica e morale dei residenti di Camp Ashraf e a trattarli conformemente agli obblighi nel quadro delle Convenzioni di Ginevra, in particolare a non dislocarli, deportarli, espellerli o rimpatriarli con la forza in violazione del principio di non respingimento.

Il Comitato Italiano di Parlamentari e Cittadini Iran Libero, accogliendo molto positivamente tutti i punti della risoluzione approvata:

1- Chiede al governo iracheno di fornire garanzie sul rispetto di quanto richiesto dalla risoluzione;

2 – Conferma che nessuna persona dovrebbe essere rimpatriata, direttamente o attraverso un paese terzo, in una situazione in cui si troverebbe a rischio di tortura o di altri gravi abusi dei diritti umani;

3 – Invita il governo iracheno a porre fine al blocco del campo e a rispettare lo status giuridico dei residenti di Camp Ashraf quali "persone protette" ai sensi delle Convenzioni di Ginevra, ad astenersi da qualsiasi azione che potrebbe mettere a rischio la loro vita o sicurezza e pertanto ad accordare pieno accesso al cibo, all'acqua, all'assistenza e alle forniture mediche, al carburante, ai familiari e alle organizzazioni umanitarie internazionali;

4 – Ritiene che, se il governo iracheno non fornira’ garanzie scritte per il rispetto della risoluzione, non rimarra’ altra via che la tutela internazionale del campo di Ashraf.
In questo caso gli Stati Uniti d'America, che secondo un accordo siglato nel 2003 hanno disarmato i residenti di Ashraf, lasciandoli senza difesa, sono tenuti ad assumere la responsabilità della protezione del campo di Ashraf;

5 – Il Comitato afferma presso il Governo italiano che, secondo il principio R to P, è obbligato ad osservare la tutela del campo di Ashraf e deve fare tutto il possibile per impedire una catastrofe umanitaria.

Roma, 29 aprile 2009  

Il presidente del Comitato, On. Carlo Ciccioli

La copresidente, On. Elisabetta Zamparutti

Il coordinatore, dott. Antonio Stango

 

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