Mahmoud Hakamian, portavoce del Consiglio della Resistenza Iraniana in Italia a CNRmedia: “Vogliono creare un clima di terrore per reprimere la manifestazione prevista per l’11 febbraio”
CNR MEDIA.COM, 28gennaio – Giustiziati due “nemici di Dio”. Li chiama così del regime iraniano i partecipanti alle manifestazioni contro le elezioni presidenziali di giugno, condannati e impiccati perché contro il regime di Mahmud Ahmanedinejad. Secondo Mehdi Karrubi, uno dei leader dell'opposizione iraniana, ora a Londra, Ahmanedinejad sarà cacciato prima della fine del suo mandato, per problemi politici ed economici e per la feroce repressione dei suoi repressioni che sta compiendo in patri. I due manifestanti giustiziati facevano parte degli 11 messi a morte per gli scontri di piazza per dire no a elezioni anti democratiche.
“Dopo le elezioni sono cominciate le manifestazioni di protesta e ci sono stati migliaia di arresti. Il regime ha avvertito la pericolosità della resistenza soprattutto dopo la manifestazione nella giornata santa della Ashura, il 27 dicembre scorso e con queste esecuzioni si cerca di impedire una nuova protesta, fissata per l’11 febbraio prossimo, l’anniversario della rivoluzione in Iran” così a CNRmedia Mahmoud Hakamian, portavoce del Consiglio della Resistenza Iraniana in Italia. “Il regime iraniano ha visto che non riesce a reprimere queste manifestazioni e quindi con queste esecuzioni vuole creare un clima di terrore e di repressione peché nessuno abbia più il coraggio di presentarsi in piazza, ma giovani, studenti, donne che chiedono la libertà e la democrazia non devono rimanere in silenzio”.
CNRmedia 28/01/10