CNRI, 15 aprile – I misogini dirigenti del regime dei mullah cercano di estendere la repressione delle donne e cambiare la situazione esplosiva della società col pretesto di infrangere il codice sul vestiario.
Un deputato della commissione per gli affari culturali del Majlis (Parlamento), Seyyed Jalal Yahyazadeh, ha dichiarato: "l’anno scorso, abbiamo proposto al capo forze di sicurezza dello Stato (FSE) di stabilire una banca dati che ne registrerebbe le infrazioni, e verrebbero registrati molte volte in questa banca se si contrastassero" "se questa cura culturale risulta inefficace, allora sarà necessario passare ad un approccio fisico e far intervenire il FSE… poiché finché il codice del vestiario non sarà rispettato nelle istituzioni governative, non lo si potrà applicare allinterno della società" (agenzia di stampa ufficiale ILNA, 13 aprile).
Un’altro deputato del Majlis, Fatemeh Alia, commentando questo piano, lo ha ritenuto come "un buono metodo, ma che venga mantenuto continuamente, perché un piano stagionale o limitato nel tempo non può essere efficace". (Agenzia di stampa ufficiale ISNA, 13 aprile).
