Rivolta in Iran – n° 239
Le manifestazioni di fronte al majlès del regime in sostegno ai lavoratori e l’appello per il loro immediato rilascio
A mezzanotte del 17 dicembre le forze d’oppressione della dittatura religiosa al potere in Iran, per la seconda notte, hanno attaccato alle abitazioni dei lavoratori dell’acciaieria di Ahvaz e arrestato molti lavoratori.
Le decine lavoratori arrestati la notte del 16 e 17 si trovano tuttora in carcere. Mentre molti di loro per sfuggire all’arresto pernottano fuori casa.
Nonostante queste violenti azioni del regime, i lavoratori anche oggi, il 18 dicembre, e per il 39° giorno continuano il loro sciopero e le loro manifestazioni di protesta, dichiarando che fino al rilascio dei loro compagni arrestati il loro sciopero continua.
Da stamattina, il 18 dicembre, centinaia dei pensionati si son radunati di fronte al majlès del regime in sostegno dei lavoratori dell’acciaieria di Ahvaz. Questi lanciano slogan: “Da Ahvaz a Teheran i lavoratori stanno in carcere; Liberi i lavoratori dell’acciaieria in carcere; Liberi i lavoratori in carcere; Liberi gli insegnanti in carcere; Il governo commette crimini, il majlès sostiene; L’assistenza sanitaria gratuita è il nostro diritto inalienabile; Il nostro nemico è qui, è menzogna ch’è l’America.”.
Gli arresti selvaggi e sommari da parte del regime dei mullà tradisce il loro avvilimento di fronte agli scioperi e proteste dei lavoratori. La Resistenza Iraniana esorta tutta la popolazione iraniana, in particolare i lavoratori e i giovani e gli studenti, di scendere in piazza e sostenere i lavoratori in protesta contro gli arresti e chiede alla comunità internazionali della difesa dei Diritti Umani e Diritti dei lavoratori e sindacati di intraprendere azioni urgenti per la liberazione dei lavoratori iraniani in carcere.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
18 dicembre 2018
