60 esecuzioni pubbliche, 25 donne impiccate e 5 giovani, minorenni all’epoca del loro arresto
Far credere alla moderazione di queso regime sanguinario in Iran non serve ad altro che ad ingannare la comunità internazionale e a giustificare gli affari e la compiacenza verso questi aguzzini al potere
Nel 2013 il regime della guida suprema in Iran si è fondato più che mai sulle forche e le esecuzioni collettive nelle prigioni e nelle pubbliche piazze di tutto il paese, nonché sulla tortura e la morte lenta dei detenuti politici.
I mullah hanno utilizzato più di 60 organi repressivi dei Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran), della milizia Bassij e degli agenti in borghese, nonché tutta una serie di servizi di intelligence. Si sono anche serviti di autorità repressive come la polizia di quartiere, la polizia delle città universitarie, la polizia virtuale, la polizia metropolitana, la polizia femminile ed altre ancora. Non è passato un solo giorno senza che ci siano state repressioni o uccisioni.