CNRI – Il Comitato Relazioni Estere del Senato degli Stati Uniti la scorsa settimana ha appoggiato all’unanimità, una risoluzione riguardante i diritti dei membri del principale gruppo di opposizione iraniano, l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI o MEK), a Camp Liberty in Iraq.
Il testo della risoluzione è stato sottoposto al comitato del Senato dal Senatore John McCain (R-AZ).
La risoluzione è stata approvata all’unanimità durante una sessione del Comitato Relazioni Estere del Senato, presieduto dal Senatore Bob Corker (R-TN), il 14 Luglio 2016.
Durante la sessione il Ranking Member del Comitato, il Senatore Ben Cardin (D-MD), ha detto di appoggiare la risoluzione nota anche come “S. CON. RES. 42”.
Durante l’incontro anche la Senatrice Jeanne Shaheen (D-NH), ha chiesto di essere aggiunta come co-sponsor della S-Con Res. 42, aggiungendo di essere grata al comitato per aver appoggiato questo testo in questo momento.
Il Senatore Bob Menendez (D-NJ) ha detto all’assemblea: “Apprezzo molto che stiamo portando avanti questa risoluzione che chiede al Governo dell’Iraq, alle Nazioni Unite e al Governo degli Stati Uniti di impegnarsi ad accelerare un processo di trasferimento fattibile per la gente di Camp Liberty. Ci è stato ricordato il pericolo che corrono, proprio quest’ultimo 4 Luglio, quando nuovi attacchi sono stati sferrati contro Camp Liberty come una realtà della vita di ogni giorno laggiù”.
Il Senatore Menendez si riferiva all’attacco missilistico terroristico lanciato contro Camp Liberty il 4 Luglio dalle milizie affiliate al regime iraniano in Iraq.
Ed ha aggiunto: “Sono stati gli Stati Uniti, quando hanno invaso l’Iraq, che sono andati dal MEK dicendo che volevamo che consegnassero le loro armi e in cambio avremmo garantito la loro sicurezza. Beh, loro hanno fatto questo e molto di più. Ci hanno dato informazioni sul programma nucleare iraniano ed hanno continuato a farlo. Ma noi ancora non abbiamo fatto, da mio punto di vista, il necessario per rispettare le garanzie che gli avevamo dato. Spero che questa risoluzione procederà, in modo che possano essere trasferiti in sicurezza fuori dall’Iraq e continuare a godere delle gioie della libertà”.
Il Comitato Affari Esteri della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti il 18 Maggio 2016 ha approvato all’unanimità e presentato alla Camera una risoluzione bipartisan similare chiedendo “sicurezza ed incolumità” per i membri del principale gruppo di opposizione iraniano, l’Organizzazione dei Mojahedin del Popolo Iraniano (PMOI o MEK) che vivono a Camp Liberty, in Iraq.
Quello che segue è il testo della risoluzione del Senato:
114° CONGRESSO
2a Sessione
S. CON. RES. 42
Per esprimere le opinioni del Congresso riguardo il sicuro e veloce trasferimento in Albania di tutti i residenti di Camp Liberty.
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IL SENATO DEGLI STATI UNITI
6 Luglio 2016
Il Sen. McCain ha presentato la seguente risoluzione concorrente, che è stata sottoposta al Comitato Relazioni Estere
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RISOLUZIONE CONCORRENTE
Per esprimere le opinioni del Congresso riguardo il sicuro e veloce trasferimento in Albania di tutti i residenti di Camp Liberty.
Su iniziativa del Senato (in collaborazione con la Camera dei Rappresentanti),
SEZIONE 1. Impressioni del Congresso sul sicuro trasferimento dei residenti di Camp Liberty.
È opinione del Congresso che gli Stati Uniti debbano —
(1) collaborare con il Governo dell’Iraq e con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per garantire che tutti i residenti di Camp Liberty vengano trasferiti velocemente e in sicurezza in Albania;
(2) collaborare con il Governo dell’Iraq, con il Governo dell’Albania e con l’UNHCR, per impedire che il Governo dell’Iran intervenga nel processo di trasferimento abusando delle organizzazioni internazionali, come l’Interpol ed altre organizzazioni delle quali gli Stati Uniti sono membri;
(3) sollecitare il Governo dell’Iraq a prendere immediati e adeguati provvedimenti nel rispetto degli accordi internazionali, per promuovere la protezione e l’incolumità fisica dei residenti di Camp Liberty durante il processo di trasferimento, ivi comprese quelle misure atte a garantire che il personale responsabile della sicurezza a Camp Liberty sia adeguatamente selezionato per determinare che non sia affiliato alla forza Qods del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche;
(4) sollecitare il Governo dell’Iraq a garantire accesso continuo e garantito al cibo, all’acqua potabile, all’assistenza medica, all’elettricità e ad altre forniture energetiche e a qualunque altro tipo di apparecchiature e forniture, necessarie al sostentamento dei residenti durante il processo di trasferimento;
(5) collaborare con il Governo dell’Iraq per fare ogni ragionevole sforzo per facilitare la vendita delle proprietà e del patrimonio dei residenti rimasti a Campo Ashraf e Camp Liberty allo scopo di finanziare le loro spese di sussistenza e il loro trasferimento fuori dall’Iraq;
(6) collaborare con il Governo dell’Iraq e con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) per garantire che i residenti di Camp Liberty possano esercitare il pieno controllo su tutte le loro proprietà a Camp Liberty e nell’ex-Campo Ashraf come i residenti ritengano necessario;
(7) assistere e mantenere strette e regolari comunicazioni con l’UNHCR allo scopo di accelerare il trasferimento in corso di tutti i residenti di Camp Liberty, senza alcuna eccezione, verso l’Albania;
(8) esortare il Governo dell’Albania e l’UNHCR a garantire il continuo riconoscimento dei residenti trasferiti quali “soggetti beneficiari”, cui spetta la protezione internazionale in base ai principi e agli standards della Convenzione Relativa allo Status di Rifugiati, stipulata a Ginevra il 28 Luglio 1951 e a quelli della Carta Internazionale dei Diritti Umani e
(9) collaborare con il Governo dell’Albania e l’UNHCR per facilitare e fornire luoghi convenienti ad ospitare in Albania i restanti residenti di Camp Liberty, fino a che i residenti stessi non saranno divenuti auto-sufficienti e in grado di provvedere alle loro necessità in Albania.