Camp Liberty – No. 61
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Sabato 16 Dicembre, mentre un medico iracheno aveva prescritto la fisioterapia per uno dei feriti nell’attacco ad Ashraf del 9 Aprile 2011, gli agenti del Primo Ministro hanno impedito al paziente di recarsi dal fisioterapista.
In un altro caso, mentre lo specialista aveva ordinato un’operazione per uno dei feriti, gli agenti iracheni hanno chiesto agli altri medici di certificare che quel paziente non aveva bisogno di un’operazione.
Nel caso di un altro paziente, l’agente iracheno ha impedito l’acquisto delle medicine prescritte dal medico ed ha costretto il paziente a tornare a Liberty.
Durante la visita di una paziente con uno specialista, due agenti della sicurezza sono entrati nell’ufficio suscitando le dure proteste sia della paziente che del medico.
La Resistenza Iraniana si rivolge al Segretario Generale dell’ONU, al Governo degli Stati Uniti, all’Unione Europea e a tutte le organizzazioni internazionali in difesa dei diritti umani, nonché alle associazioni sanitarie, perché condannino questo crudele assedio e questi trattamenti disumani che costituiscono una violazione dei diritti umani e delle leggi umanitarie internazionali e sollecita un’azione immediata per porre fine a questo assedio sanitario e alle torture psicologiche che durano da quattro anni e che finora hanno causato la morte lenta di 14 pazienti e feriti.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
16 Dicembre 2012