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IRAN: Rouhani, Raisi e altri leader del regime minacciano di assassinare il presidente e I funzionari degli Stati Uniti

Nell’anniversario della morte di Qassem Soleimani, il famigerato comandante della forza terroristica Quds, uno dopo l’altro, i leader del regime clericale, sfruttando la transizione di potere negli Stati Uniti, hanno minacciato di assassinare il presidente degli Stati Uniti è altri funzionari coinvolti nell’uccisione di Soleimani.
L’obiettivo di questo coro terroristico è quello di intimidire i funzionari del prossimo governo degli Stati Uniti nel tentativo di ottenere concessioni.
Hassan Rouhani ha detto alla TV di stato il 31 dicembre:” Trump sarà rovesciato nelle prossime settimane, non solo dal governo, anche dai vivi….. Il popolo della regione e l’ Iran si vendicheranno per aver versato il sangue di Qassem Soleimani”.
Ieri, in un discorso trasmesso dalla TV di stato, Ebrahim Raisi, il capo della magistratura del regime, ha anche minacciato il presidente degli Stati Uniti e altri funzionari di ucciderli e ” vendicarsi severamente”, dicendo che non dovrebbero pensare che” se qualcuno è nella posizione del presidente degli Stati Uniti, sia intoccabile”, ” Nessuno di loro sarà al sicuro in nessun luogo del pianeta”.
Secondo Hamshahri, giovedì, rivolgendosi al parlamento del regime, il successore di Soleimani,Esmail Ghaani, ha detto:” I colpevoli americani devono imparare a vivere nella clandestinità come Salman Rushdie, perché la Repubblica islamica si prenderà la vendetta di Soleimani”.
In seguito ha richiamato il Presidente degli Stati Uniti, i Segretari di Stato e della Difesa e li ha avvertiti che devono imparare lo stile di vita segreto di Salman Rushdie”. Ha aggiunto:” State certi che anche all’interno del vostro territorio ci possono essere persone che si vendicheranno per questo crimine”.
Hossein Salami, il comandante in capo dell’IRGC, è stato citato, ieri, dall’ILNA, l’agenzia di stampa, dicendo:” Ci vendicheremo dei colpevoli e di coloro che hanno istigato la morte di Soleimani”, aggiungendo:” Non vivranno agiatamente”.
Rahim Aqdam, il comandante di una base dell’IRGC in Siria di nome Zeinab, ha detto:” Il signor Trump deve prendere questo colpo da dove non lo aspetta e sarà un colpo molto, molto forte”.
Cinque giorni fa Hassan Nasrallah, capo del gruppo terroristico Hezbollah, ha ribadito che Khamenei ha decretato che coloro i quali sono coinvolti nella morte di Soleimani, devono essere” duramente presi di mira per rappresaglia”.
“Chiunque è stato coinvolto in questa operazione diventa oggetto di una severa vendetta” ha riferito Tasnim, l’agenzia di stampa dell’IRGC Quds Force- affiliated, il 28 dicembre 2020.
Le dichiarazioni di cui sopra e il coro coordinato affermano la necessità di un’azione decisiva nei confronti delle minacce terroristiche del regime e richiedono un’azione internazionale da parte del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Rouhani, Raisi e altri leader del regime, così come la magistratura e i media e gli apparati di propaganda del regime, dovrebbero essere tutti inclusi nella lista dei terroristi per incitare all’ assassinio e servirsi della repressione

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI)
2 gennaio 2021

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