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Iran: mentre continua l’avvelenamento di studentesse a Teheran e in diverse altre città, il regime tenta di coprire il crimine

NCRI

Martedì 18 aprile si sono avuti altri casi di avvelenamento di studentesse nelle scuole da parte di agenti del regime. Studentesse di Teheran (scuole di Kowsar, Sa’ad, Abrar e Makkeh) e di diverse altre città tra cui Karaj (scuole Tahdhib e Rezvan), Islamshahr (scuola Saypa), Kermanshah (scuole Nabovat, Esmat ed Efat), Ahvaz (due scuole secondarie nell’area di Pardis) e Urmia (scuola secondaria di Hadaf) sono state avvelenate e portate in centri medici, con alcune segnalate in condizioni critiche.
Il 17 aprile, anche studentesse di almeno 23 scuole femminili a Teheran e in altre città come Karaj, Golshahr, Tabriz, Shahin Shahr, Isfahan, Khorramabad, Urmia, Bokan, Saqqez, Sanandaj, Kermanshah, Mahdasht, Divandarreh, Gilangharb, Shiraz e Dezful sono state avvelenate con del gas e centinaia sono state portate in centri medici per il trattamento.
L’agenzia di stampa Fars dell’IRGC ha continuato le pratiche ingannevoli del regime e ha affermato: “Secondo recenti indagini, oltre il 90% dei casi sono stati commessi da studentesse adolescenti e un’ampia copertura mediatica ha alimentato la competizione tra le studentesse in questo senso. In alcuni casi, ci sono state violazioni da parte di alcuni insegnanti e sono in corso indagini sulla loro cattiva condotta. La causa dei problemi di salute vissuti dalle studentesse che sono state trasferite in centri medici è attribuita per circa l’80% a simulazioni e per circa il 20% a indottrinamento. Inoltre, alcuni casi coinvolgono condizioni preesistenti come asma, problemi polmonari o cardiaci e disagio causato dall’esposizione a odori sgradevoli o stress”.
La signora Maryam Rajavi, presidente-eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI), ha detto che il regime, terrorizzato dalla rivolta di ragazze, donne e giovani, ha continuato l’atroce crimine di avvelenare le studentesse a Teheran e in molte altre città dell’Iran ieri e oggi. Dovrebbe tuttavia sapere che lo slogan “Assassino Khamenei, ti seppelliremo” riecheggia ancora in tutto l’Iran e che questo regime corrotto e criminale non ha scampo dal suo inevitabile destino di essere rovesciato, come la storia ha dimostrato.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (CNRI)

18 Aprile 2023

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