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Il messaggio della signora Rajavi alla manifestazione degli iraniani a Bruxelles contro il vergognoso accordo del regime clericale con il Belgio

Trattare con il regime per gli ostaggi non è un passo avanti, ma cento passi indietro, e ogni cittadino europeo e americano in Iran è anche un potenziale ostaggio.

In un videomessaggio ai numerosi iraniani che questa mattina hanno protestato a Bruxelles contro il vergognoso trattato con il regime clericale, la signora Maryam Rajavi, Presidente eletta del Consiglio Nazionale della Resistenza dell’Iran (NCRI), ha dichiarato: “La sostanza e il nome del trattato equivalgono a garantire una pericolosa impunità al terrorismo del fascismo religioso dei mullah, che stavano per compiere una strage a Parigi, siglando il più grande attacco terroristico in Europa. Tuttavia, grazie ai vostri sforzi 24 ore su 24, voi e altre persone coscienziose avete reso possibile – in così poco tempo – la scoperta di quella vergognosa cospirazione a livello internazionale. Siete davvero un’estensione delle ribellioni e delle Unità di Resistenza sulla scena mondiale”.

La signora Rajavi ha aggiunto: “il fronte unito degli iraniani ha dimostrato chiaramente che non si fermerà quando la libertà, la democrazia e i Diritti Umani saranno sacrificati e la giustizia e lo stato di diritto verranno calpestati”.

La Presidente eletta del NCRI ha sottolineato: “La campagna contro l’acquiescenza al terrorismo senza limiti dei mullah al potere, così come la campagna per smascherare le loro strutture e i loro progetti nucleari segreti, non solo difende i più alti interessi del popolo iraniano, ma è anche un grande servizio alla pace e alla sicurezza globali, soprattutto per quanto riguarda gli attentati a raduni pacifici e la protezione delle vite e della sicurezza dei cittadini europei”.

Riferendosi all’ampio fronte globale contro questo scandaloso accordo, che comprende giuristi internazionali, senatori e membri del Congresso americani, premi Nobel, gruppi parlamentari di diversi Paesi e personalità di spicco europee e americane, la signora Rajavi ha dichiarato: “di fronte alla solidarietà degli iraniani in Belgio, alla vostra campagna e al vostro fronte globale, i sostenitori degli appeasement e degli accordi sottobanco hanno trasformato la presa in ostaggio di cittadini belgi in Iran in una precisa tattica del regime e una beffa nei confronti dele vittime del terrorismo di Stato dei mullah. Invece di adottare una posizione più forte contro i carnefici, vogliono compiacerli con il sangue delle vittime”. Credere che ciò possa aumentare le speranze nel rilascio di un ostaggio belga in Iran, significa invece fare un passo avanti e cento indietro in quanto, in futuro, nessuno sarà al sicuro. Ogni cittadino europeo e americano in Iran è un potenziale ostaggio!”.

La Resistenza iraniana ha sostenuto, 70 giorni fa, una posizione di forza da parte del governo svedese nell’affrontare l’estorsione e il ricatto del regime nel caso del Prof. Ahmadreza Jalali, avviando immediatamente il processo contro Raisi, lo sgherro del 1988, per aver commesso ripetuti crimini contro l’umanità, crimini di guerra e genocidio. Il governo belga avrebbe dovuto seguire questo esempio.

La signora Rajavi, nel suo intervento, ha chiesto come comportarsi se domani i mullah ricattassero tutti i popoli europei con la minaccia di una bomba nucleare? Ci si dovrebbe inginocchiare e arrendersi? Dove sono le lezioni e le esperienze di “appeasement” e di guerra contro Hitler, l’Olocausto e le camere a gas? Il rovesciamento del regime e l’instaurazione della democrazia e della sovranità popolare sono compiti del popolo iraniano e della Resistenza iraniana. “Non lo abbiamo mai chiesto a nessun altro e non lo chiederemo mai!”.

“Ma da mezzo secolo a questa parte, dai tempi dello Scià, abbiamo chiesto di non schierarsi con la dittatura perché il rovesciamento del fascismo religioso è inevitabile. Ma da mezzo secolo a questa parte, dai tempi dello Scià, vi abbiamo chiesto, e vi chiediamo tuttora, di non stare dalla parte della dittatura”.

La signora Rajavi ha espresso la sua sincera gratitudine ai giudici belgi per i loro sforzi nell’indagare sul caso del diplomatico terrorista del regime e nel pronunciarsi per la sua condanna. Ha inoltre ringraziato i partiti e i rappresentanti del Parlamento belga per la loro coraggiosa opposizione al vergognoso trattato con i mullah.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI)

14 luglio 2022

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