CNRI – In segno di protesta contro le terribili condizioni e non ricevendo alcuna risposta alla loro domanda di status di rifugiati, un gruppo di richiedenti asilo iraniani a Baku si sono cuciti gli occhi, le bocche e si sono chiuse le orecchie. Questi richiedenti asilo hanno lasciato l’Iran 10-18 anni fa e vivono in Azerbaigian. Con una mossa simile alla protesta dello scorso gennaio durata quattro giorni, hanno chiesto attenzione alle loro richieste; la protesta è finita dopo che l’UNHCR si è impegnata a prestarla ai loro problemi.
Con l’adozione di una risoluzione sulla brutale violazione dei diritti umani in Iran la scorsa settimana, il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha sottolineato la necessità della nomina di un Relatore Speciale a questo riguardo. Questa risoluzione e decine di precedenti, così come la storia dei crimini dei mullah ha reso più vincolante che mai il rispetto dei diritti dei rifugiati e dei richiedenti asilo iraniani come azione umanitaria.
La Resistenza Iraniana chiede al Governo dell’Azerbaigian, all’UNHCR e ad altre organizzazioni internazionali che difendono i diritti umani di prendere misure immediate per assistere le condizioni disastrose dei rifugiati iraniani e dei richiedenti asilo a Baku e in altre parti dell’Azerbaigian e di spostarli verso i Paesi europei.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
2 aprile 2011