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Iran: 140 esecuzioni dal 22 maggio al 21 giugno, 398 nella primavera del 2025 e 1.370 sotto Pezeshkian

NCRI

Arresti diffusi a livello nazionale; appello urgente per salvare i prigionieri nel braccio della morte
Secondo i rapporti dall’interno dell’Iran, 140 esecuzioni sono state registrate tra il 22 maggio e il 21 giugno 2025. La maggior parte si è svolta nelle prigioni di Ghezel Hesar, Adel Abad (Shiraz), Birjand, Qom Central e Dastgerd (Isfahan). Tra i giustiziati c’erano cinque donne. Almeno 398 esecuzioni sono avvenute durante il primo trimestre dell’anno—dal 21 marzo al 21 giugno 2025—portando il totale sotto il presidente Pezeshkian a 1.370.

Tra il 16 e il 25 giugno, sei persone sono state giustiziate con l’accusa di spionaggio. Mercoledì 25 giugno, tre prigionieri—Edris Ali, Azad Shojaei e Rasoul Ahmad Mohammad—sono stati impiccati nella prigione di Urmia con l’accusa di spionaggio per Israele. Tutti e tre, identificati come kolbars (corrieri di frontiera), erano stati arrestati nel luglio 2023 e condannati a morte per presunto trasporto di attrezzature utilizzate nell’assassinio di Mohsen Fakhrizadeh.

Precedenti esecuzioni con accuse simili includono Mohammadamin Mahdavi Shayesteh a Ghezel Hesar il 23 giugno, Majid Mosayebi a Dastgerd il 22 giugno e Esmail Fekri a Ghezel Hesar il 16 giugno.

Allo stesso tempo, sono in corso arresti di massa. L’agenzia di stampa Fars, affiliata all’IRGC, ha riferito della detenzione di 700 persone legate a una cosiddetta “rete di spionaggio”, notando che le cifre degli arresti nella provincia di Teheran rimangono non specificate. L’ufficio del Procuratore rivoluzionario di Kermanshah ha riferito di 115 arresti, alcuni per spionaggio, la maggior parte per presunta propaganda anti-regime. Il vice comandante delle forze di sicurezza dello Stato nella provincia di Fars ha annunciato 53 arresti per “disturbo dell’opinione pubblica “e il capo della polizia informatica nella provincia di Isfahan ha annunciato” l’identificazione di 60 persone che stavano disturbando l’opinione pubblica.”

La Resistenza iraniana chiede ancora una volta alle Nazioni Unite e agli organismi internazionali competenti di intraprendere azioni urgenti per salvare la vita dei prigionieri che rischiano l’esecuzione.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana (NCRI)

25 Giugno 2025

Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
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