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Appello internazionale all’ONU per l’invio di una missione di inchiesta in Iran

Gli agenti del regime criminale dei mullà hanno giustiziato  un prigioniero politico per avvelenamento nel carcere iraniano di Gohardasht
 
Appello internazionale all'ONU per l'invio di una missione di inchiesta
 
 
ImageCNRI, Perpetrando un assassinio senza precedenti, gli agenti criminali dei mullà hanno avvelenato Amir Heshmat-Saran, prigioniero politico, con una sostanza chimica nel carcere di Gohardasht a Karaj, nell'Iran occidentale. Per anni era stato sottoposto a torture nelle prigioni medioevali della dittatura religiosa.  Heshmat-Saran è deceduto dopo 48 ore di coma.

Per nascondere il delitto i seguaci del regime lo hanno trasferito all'ospedale Rajai di Karaj. In condizioni critiche, le guardie lo hanno ammanettato al letto mentre era privo di sensi. Gli agenti del famigerato Ministero delle Informazioni e della Sicurezza Nazionale (MOIS o Vevak) non hanno consentito ai familiari di fargli visita in ospedale poco prima del decesso.
 
Con la dichiarazione del 26 febbraio il Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana aveva avvisato del pericolo di esecuzioni di prigionieri politici attraverso sostanze tossiche.
 
La vittima, un militante politico negli anni '80, era stato arrestato varie volte per essersi opposto alla dittatura religiosa iraniana e spesso era stato sottoposto a torture. L'ultimo arresto risale al 2006, da allora lui ed i suoi compagni di cella nel carcere di Gohardasht erano stati oggetto di attacchi organizzati da parte dagli agenti del MOIS e dalle guardie carcerarie per essersi opposti alle misure repressive. Tra gli agenti coinvolti nella tortura dei prigionieri figurano Ali Haj Kazem, Kermani, Nabi Allah Farajzadeh e decine di altri agenti che fanno parte del corpo speciale addetto alla guardia delle carceri. 
 
La Resistenza iraniana porge le condoglianze alla famiglia, in particolare alla moglie ed ai figli, ed a tutti coloro impegnati nella  liberazione dei prigionieri politici detenuti nelle carceri dei mullà. 
 
La resistenza iraniana fa appello alle organizzazioni impegnate nella difesa dei diritti umani affinché condannino i crimini barbari commessi dai religiosi al potere in Iran ed affinché prendano le misure necessarie a salvare le vite dei prigionieri politici. Fa appello inoltre al segretario generale dell'ONU, all'alto commissario ONU per la difesa dei diritti umani ed alla commissione per la difesa dei diritti umani dell'ONU affinchè aprano un'inchiesta sulle condizioni dei prigionieri politici in Iran e sulla morte di Heshmat-Saran.

Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
6 marzo 2009
 
 
 

 

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