Occupazione militare di campo Ashraf, n.168
Il governo iracheno, esecutore obbediente della politica dettata dal regime dittatoriale religioso iraniano, nonostante gli ingenti sforzi della comunità internazionale per trovare una pacifica soluzione per il Campo Ashraf, e la crescente disapprovazione della popolazione e dei politici iracheni verso i piani repressivi contro i residenti del Campo Ashraf, si sta preparando per un nuovo e mortale attacco al Campo Ashraf. Di seguito si elencano alcune iniziative che vanno in tale direzione:
1. le forze irachene per organizzare il nuovo attacco contro gli indifesi residenti del Campo Ashraf hanno edificato alcune costruzioni nelle adiacenze del Campo. La V divisione di ingegneria irachena, dalla mezzanotte del 29 novembre, ha iniziato la costruzione di un terrapieno di 3 m di altezza a sud-est del Campo e sta erigendo altre costruzioni nei dintorni del Campo. La V divisione con le sue varie brigate ha svolto un ruolo determinate nel violentissimo attacco dell’8 aprile scorso. I terrapieni eretti sono collocati ad appena 15 m dai recinti del Campo e sono situati accanto alla stazione degli agenti del ministero delle Informazioni del regime iraniano che da 654 giorni con centinaia di potentissimi altoparlanti torturano i residenti del Campo, minacciandoli di morte, di estradizione e di incendiargli il Campo;
2. secondo notizie di fonti interne al regime iraniano, l’ambasciata iraniana a Baghdad ha dato l’incarico al mullà Jabar Mamouri, un noto agente della Forza Qods, di coordinare il piano di penetrazione dei membri di Qods nel Campo contemporaneamente alle iniziative della V divisione irachena. Il 1 dicembre intorno alle 02:30 questo mullà, insieme ad altri mercenari, ha divelto parte del recinto del Campo dal lato ovest per far penetrare i mercenari della forza Qods. L’operazione è stata neutralizzata solo grazie alla vigilanza e alla forte protesta dei residenti. Questo famigerato mullà, Jabbar Maamuri, ha avuto un ruolo determinante nell’attacco del 7 gennaio 2011 in cui sono stati feriti 175 residenti. Questo individuo minaccia apertamente i residenti di impiccagione e decapitazione, e in precedenza aveva tentato di svellere il recinto e far penetrare i mercenari della Forza Qods;
3. il mullà Jabar Mamouri insieme ai suoi mercenari dal 2 dicembre circola nei dintorni del Campo e effettua avvistamenti. Hanno cercato di scardinare il recinto del Campo ma, in seguito alla protesta dei residenti del Campo, sono fuggiti.
La Resistenza iraniana chiede al Consiglio di Sicurezza, al Segretario generale, al rappresentante speciale del Segretario dell’ONU e all’Amministrazione statunitense di rompere l’assordante silenzio di fronte ad una così palese azione di aggressione politico-militare del governo iracheno finalizzata all’eccidio dei residenti del Campo Ashraf. Chiede a queste autorità di intraprendere adeguate e urgenti iniziative volte a garantire la sicurezza dei residenti attraverso i caschi blu dell’ONU o le forze statunitensi, fino al trasferimento di tutti i residenti del Campo Ashraf verso paesi terzi.
Segretariato del Consiglio Nazionale della Resistenza Iraniana
2 dicembre 2011